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Khalid Chaouki: “La mia prima notte a Lampedusa. Ho visto scene strazianti”

Il deputato del Partito Democratico racconta la sua prima notte nel centro di accoglienza: “In piena notte sono stato svegliato dalle urla di una ragazza che correva nel cortile, avanti e indietro, gridando con tutte le sue forze. Mi hanno raccontato che scene come queste si ripetono spesso qui, perché queste persone sono devastate da un punto di vista psicologico”.
A cura di D. F.
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Come è andata la prima notte di Khalid Chaouki – deputato del Partito Democratico che per protesta si è barricato nel centro di accoglienza di Lampedusa? L'uomo ha fatto sapere che non uscirà "fino a quando non verranno trasferiti i superstiti del naufragio del 3 ottobre" in cui morirono 366 profughi. Ma il parlamentare chiede anche il rilascio di Khalid, il ragazzo siriano autore del video del Tg2 in cui si vedono i profughi che vengono ‘disinfettati' nudi nel cortile del centro. Chaouki racconta a La Stampa: "Siamo andati a letto non prima dell’una perché qui vanno a letto molto tardi. In piena notte sono stato svegliato dalle urla di una ragazza che correva nel cortile, avanti e indietro, gridando con tutte le sue forze. È stata una scena straziante. Poi il medico di turno l’ha calmata e la giovane profuga è tornata a letto stremata. Mi hanno raccontato che scene come queste si ripetono spesso qui, perché queste persone sono devastate da un punto di vista psicologico. E poi sono anche molto stanche di vivere recluse qui, in questo centro, come se fossero dei detenuti, senza avere mai commesso alcun reato. Queste lunghe permanenze creano tanta frustrazione. Dovrebbero restare qui non oltre le 96 ore invece c’è gente che sta qui da tre mesi e anche più. E spesso, anzi sempre, la struttura è sovraffollata".

Il deputato prosegue: "Quanta disperazione ho visto sui volti dei migranti, c’è una grande tensione, ogni pretesto è buono per andare in escandescenza. È una situazione davvero assurda a cui va posto rimedio". Dopo 24 ore di permanenza, e dopo aver ascoltato le storie di molti "ospiti", il parlamentare spiega: "Hanno storie terribili. Ho parlato a lungo anche con Khalid, l’autore del video andato in onda e che ci ha sconvolti tutti. È un ragazzo siriano di 27 anni, un avvocato, anche molto preparato. Spesso qui lo ‘usano' come mediatore per calmare le acque quando ci sono diverbi. È un ragazzo proprio in gamba". Khalid ha dato il via qualche giorno fa a uno sciopero della fame, chiedendo di lasciare il Centro d’accoglienza. "E io resterò qui – dice il deputato – fino a quando non verrà trasferito".

Khalid Chaouki, inoltre, ha parlato con gli operatori del centro di accoglienza: "Sono molto dispiaciuti ma anche amareggiati – racconta – perché lavorano tanto e mi hanno detto che sono stati costretti a fare quel trattamento in quelle condizioni assurde perché non c’era altra possibilità. Ma tra i denti mi hanno anche detto che i veri responsabili di ciò che è accaduto stanno altrove, non al Centro d’accoglienza…".

Il deputato infine afferma: "Un parlamentare deve ascoltare – spiega – deve fare le leggi, ma ero convinto che dopo quanto accaduto lo scorso 3 ottobre, dopo il naufragio con 366 morti, le cose sarebbero cambiate. Invece le condizioni del centro sono sempre quelle, qui piove dai tetti, i pavimenti sono allagati, come è accaduto ieri perché pioveva e i bagni quasi sempre non funzionano. Ci sono condizioni igieniche pessime".

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