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Istat, a luglio costi per famiglie in aumento: salgono i prezzi per le vacanze, più cari aerei e traghetti

Secondo gli ultimi dati Istat, aumenta (su base aunnua) il carrello della spesa. Ma a pesare sulle famiglie sono soprattutto i costi legate a vacanze e viaggi: nella top ten dei rialzi mensili a luglio, al primo posto figurano infatti i pacchetti vacanza, con un aumento del 16,1%. In crescita anche voli aerei e trasporto marittimo.
A cura di Annalisa Cangemi
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L'inflazione è stabile nel mese di luglio: secondo i dati definitivi sul mese scorso, resi noti oggi dall'Istat, l’inflazione annua è pari +1,7%, come a giugno.

Ma complessivamente aumenta il costo della vita per le famiglie italiane, soprattutto sul fronte degli acquisti quotidiani. Lo certifica ancora una volta l'Istat, secondo cui il cosiddetto ‘carrello della spesa', cioè i beni alimentari, i prodotti per la cura della casa e della persona, ha fatto registrare una crescita su base annua del +3,2%, in accelerazione rispetto al +2,8% di giugno (la stima preliminare indicava +3,4%). In aumento anche i prezzi dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto, saliti dal +2,0% al +2,3%.

L'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al netto dei tabacchi, è cresciuto dello 0,4% rispetto a giugno e dell’1,7% su base annua, confermando il dato di giugno e la stima preliminare. La stabilità del tasso annuo nasconde però andamenti divergenti tra le diverse componenti.

Quali beni aumentano di più quest'anno, secondo l'Istat

Secondo l'Istat, aumentano i beni alimentari non lavorati, che passano da +4,2% a +5,1%; i beni alimentari lavorati, che passano da +2,7% a +2,8%; servizi vari, da +1,6% a +2,2%; servizi relativi ai trasporti: da +2,9% a +3,3%.

Rallenta invece l'inflazione per beni energetici regolamentati, da +22,6% a +17,1%; servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona: da +3,2% a +2,7%. Scendono ancora i beni energetici non regolamentati, passando da -4,2% a -5,2%.

L'inflazione di fondo – che esclude energetici e alimentari freschi – resta stabile al +2,0%, mentre quella depurata dai soli energetici sale leggermente dal +2,1% al +2,2%.

A cosa sono dovuti i rincari di luglio 2025

L’aumento mensile dell’indice generale è dovuto soprattutto a:

  • Energetici non regolamentati: +2,2%Energetici regolamentati
  • +1,2%Servizi relativi ai trasporti: +0,9%
  • Servizi vari: +0,6%
  • Alimentari lavorati e Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona: +0,3%

In calo invece:

  • Alimentari non lavorati: -0,6%
  • Beni durevoli: -0,3%

L’inflazione acquisita per il 2025 è pari a +1,7% per l’indice generale e +1,9% per la componente di fondo. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) segna un calo mensile dell’1,0% – dovuto ai saldi estivi – e una crescita annua dell'1,7%. Per il FOI (famiglie di operai e impiegati), l’aumento è dello 0,4% sul mese e dell’1,5% su base annua.

Quali sono i prodotti che aumentano di più nel mese di luglio

I rincari per il mese di luglio hanno riguardato alcuni prodotti in particolare, legati al periodo delle vacanze estive. Ecco quali sono:

  • Pacchetti vacanza – nazionali: +16,1
  • Villaggi vacanze, campeggi, ostelli della gioventù e simili: +15,7
  • Voli intercontinentali: +14,3
  • Servizi di rilegatura testi e E-book download: +10,3
  • Stabilimenti balneari, piscine, palestre, ingresso in discoteca: +7,3
  • Voli europei: +4,3
  • Energia elettrica mercato libero: +4
  • Spese bancarie e finanziarie: +4
  • Supporti con registrazioni di suoni, immagini e video: + 3,7
  • Noleggio mezzi di trasporto e sharing: + 3,4
  • Trasporto marittimo: +3,4
  • Pensioni e simili: +3,4

Quali sono i dieci prodotti che hanno subito più rincari quest'anno

Se nel mese di luglio sul podio dei rincari troviamo, come abbiamo visto, i pacchetti vacanza nazionali, i villaggi vacanze, i campeggi e gli ostelli, e i voli intercontinentali, su base annua troviamo prodotti differenti. Ecco l'elenco delle dieci voci che hanno subito più rincari:

  • Voli nazionali: +35,9%
  • Caffè: +23,4%
  • Cacao e cioccolato in polvere: +22,8%
  • Gioielleria: +21,7%
  • Energia elettrica mercato tutelato: +20,5%
  • Agrumi: +17,9%
  • Burro: +16,9%
  • Pesche e nettarine: +13,5%

Quali sono le città e le Regioni più care

Secondo la classifica dell'Unione Nazionale Consumatori (UNC), è Rimini la città più costosa d’Italia: con un’inflazione annua del +2,8%, una famiglia media spende 771 euro in più rispetto al 2024.

Subito dopo troviamo Bolzano (+2,2%, +730 euro); Belluno (+2,6%, +678 euro); Pistoia (+2,4%, +649 euro); Padova (+2,3%, +634 euro); Arezzo (+2,3%, +622 euro); Trieste (+2,1%, +590 euro); Verona (+2%, +551 euro); Lucca e Siena (+2%, +541 euro); Cosenza, pur avendo la seconda inflazione più alta (+2,7%), è solo tredicesima in classifica per spesa aggiuntiva (+525 euro).

Sul fronte opposto, la città che ha fatto registrare meno rincari è Pisa (+0,6%, +162 euro), seguita da Campobasso (+0,7%, +165 euro) e Benevento (+0,8%, +177 euro).

Fra le regioni, il Trentino-Alto Adige è la più cara (+1,9%, +587 euro), seguito da Veneto (+2%, +537 euro) e Friuli -Venezia Giulia (+1,8%, +493 euro). La Puglia ha l'inflazione più alta (+2,2%), mentre la Regione più economica è il Molise (+0,8%, +189 euro). Ecco l'elenco delle prime dieci città:

  1. Rimini +771 euro, +2,8%
  2. Bolzano +730, +2,2%
  3.  Belluno +678 euro, +2,6%
  4.  Pistoia +649 euro,+ 2,4%
  5. Padova +634 euro, +2,3%
  6.  Arezzo +622, +2,3%
  7. Trieste +590, +2,1%
  8.  Verona +551, +2%
  9. Lucca +541, +2%
  10.  Siena +541, +2% (a pari merito con Lucca)
  11.  Udine +534, +1,9%

Il Codacons: "Estate 2025 particolarmente salata per gli italiani"

Il Codacons ha rielaborato i dati definitivi dell'Istat sui prezzi al dettaglio, segnalando una "stangata sulle vacanze estive degli italiani, con tutte le voci legate a viaggi e turismo che segnano fortissimi rincari rispetto allo scorso anno".

A luglio l'inflazione rimane stabile e registra un aumento medio del +1,7% su anno che, "in termini di spesa e considerati i consumi totali delle famiglie, equivale ad un maggiore esborso pari a +559 euro annui per la famiglia ‘tipo', +761 euro per un nucleo con due figli – spiega l'associazione a difesa dei consumatori – A registrare i rincari più alti, tuttavia, sono proprio tutte le voci legate alle vacanze estive e al turismo: a luglio i prezzi dei voli nazionali, ad esempio, crescono del +35,9% su anno, i voli europei del +5,5%, le tariffe dei traghetti del +10,9%, quelle delle auto a noleggio del +9,9%, i listini dei pacchetti vacanza nazionali del +10,3%, case vacanza, b&b e altre strutture ricettive del +6%, stabilimenti balneari e piscine del +3,4%, musei e monumenti storici +4%. In un solo mese le tariffe di villaggi vacanza e campeggi si impennano del +15,7%".

La crisi geopolitica in atto e il crollo della domanda di voli verso gli Stati Uniti hanno fatto invece scendere i prezzi dei biglietti aerei intercontinentali: -6,3% su base annua, spiega il Codacons.

"L'estate 2025 sarà particolarmente salata per gli italiani, e dall'Istat arriva oggi la conferma dei fortissimi aumenti di prezzi e tariffe che stanno interessando il comparto turistico – afferma il presidente Carlo Rienzi – rincari che portano una fetta crescente di cittadini a rinunciare alle vacanze estive, con circa un italiano su 2 (il 49%) che quest'anno non si concederà una villeggiatura tra giugno e settembre".

Unione nazionale consumatori: "Stangata vacanze, altro che stabilità inflazione"

"Stangata vacanze e carrello della spesa! Altro che stabilita' dell'inflazione! Il fatto che l'indice generale sia uguale a giugno, +1,7%, è solo un miraggio, dato che aumentano sia le spese obbligate che quelle legate alle vacanze, ossia tutto quello che si deve comperare nel mese di luglio", ha commentato il presidente dell'Unione nazionale consumatori, Massimiliano Dona commentando i dati Istat.

"Traducendo in termini di aumento del costo della vita l'inflazione pari a +1,7% significa, per una coppia con due figli, un rialzo complessivo del costo della vita pari a 606 euro su base annua, ma di questi ben 356 se ne vanno solo per i Prodotti alimentari e le bevande analcoliche. Per una coppia con 1 figlio, la spesa aggiuntiva annua è pari a 547 euro, ma 315 euro sono soltanto per cibo e bevande", ha aggiunto.

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