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Isee 2026, le novità su prima casa e figli: come cambia il calcolo e chi può accedere a nuovi bonus

La revisione dell’ISEE per il 2026 aumenta la tutela della prima casa, esclusa dagli elementi che contribuiscono alla formazione dell’indicatore, e dei nuclei con figli, impattando su Assegno unico, bonus nido e nuovi nati. Ecco chi ne beneficia e in che misura.
A cura di Francesca Moriero
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Con la legge di bilancio 2026 entra in vigore una revisione dell'ISEE, l'indicatore della situazione economica delle famiglie. Le novità principali riguardano la valorizzazione della prima casa e il sostegno ai nuclei con figli, con effetti diretti su alcuni strumenti di welfare destinati alle famiglie; ecco nel dettaglio cosa cambia e quali sono le conseguenze economiche per le famiglie italiane.

Esclusione della prima casa nel nuovo Isee e maggiorazioni per i figli

La principale novità riguarda la soglia di esclusione della prima casa dal calcolo dell'ISEE: passa ora dagli attuali 52.500 euro a 91.500 euro; questo significa che un numero maggiore di famiglie non vedrà più il valore della propria abitazione principale pesare sul calcolo dell’indicatore.

Non solo, viene anticipata anche la maggiorazione per il secondo figlio convivente (attualmente prevista dal terzo figlio) di 2.500 euro e rivista la scala di equivalenza: famiglie con due figli ricevono un incremento di 0,1, quelle con tre figli passano da 0,20 a 0,25, con quattro figli da 0,35 a 0,45, e con cinque o più figli da 0,50 a 0,55. Questi cambiamenti favoriscono soprattutto i nuclei numerosi.

Quali prestazioni sono interessate nel nuovo calcolo Isee

Le novità dell'ISEE 2026 si applicheranno a cinque prestazioni principali:

  • Assegno di inclusione (ADI)
  • Supporto formazione e lavoro (SFL)
  • Assegno unico universale (AUU)
  • Bonus asilo nido
  • Bonus nuovi nati

Impatto su Assegni di inclusione e SFL

L'adeguamento dell’ISEE 2026 avrà effetti concreti anche su due strumenti di sostegno al reddito e all’inserimento lavorativo delle famiglie: l'Assegno di inclusione (ADI) e il Supporto formazione e lavoro (SFL). Per l'Assegno di inclusione, le stime della relazione tecnica indicano che circa 14mila nuclei familiari in più rientreranno nei requisiti di accesso grazie al nuovo calcolo dell'ISEE: ogni nucleo percepirà mediamente 710 euro, portando a un incremento complessivo di spesa di circa 119 milioni di euro nel primo anno di applicazione. L'Assegno di inclusione è destinato alle famiglie in condizioni economiche fragili, con l'obiettivo di garantire un sostegno al reddito e favorire la partecipazione attiva al mercato del lavoro.

Collegato a questo intervento c'è il Supporto formazione e lavoro (SFL), un aiuto economico pensato per nuclei con componenti in età lavorativa (18-59 anni) non disabili, volto a incentivare percorsi di formazione e inserimento professionale;  con il nuovo ISEE, si stima che circa 2.300 nuovi nuclei potranno accedere al SFL, che prevede un importo di 500 euro al mese, per un costo aggiuntivo annuo stimato di circa 13,8 milioni di euro. In pratica, il SFL combina sostegno economico e opportunità formative, aiutando le famiglie a migliorare le proprie prospettive lavorative mentre ricevono un supporto immediato al reddito.

Assegno unico universale: aumento medio di 10 euro

L'Assegno unico universale (AUU) rappresenta l'intervento di maggior peso economico tra le misure legate al nuovo ISEE, con un aumento della spesa stimato in circa 324 milioni di euro per il 2026; questo strumento è destinato a tutti i figli a carico delle famiglie, fino ai 21 anni, e viene calcolato in base al reddito familiare (ISEE), al numero di figli e alla loro età. Con la revisione dell'ISEE, circa 2,64 milioni di figli appartenenti a nuclei familiari che non percepiscono già l'importo massimo e che hanno presentato la Dichiarazione sostitutiva unica (DSU) vedranno un incremento medio dell’assegno di circa 10 euro al mese.  In pratica, il nuovo ISEE permette a un numero maggiore di famiglie di accedere a un assegno più alto, valorizzando soprattutto chi possiede la prima casa o ha figli a carico. L'incremento non riguarda chi già riceve il massimo dell'assegno o chi non ha presentato la DSU, ma offre un beneficio significativo a milioni di famiglie "di mezzo", che prima ricevevano importi leggermente inferiori.

Bonus asilo nido e nuovi nati

Per quanto riguarda il bonus asilo nido, la nuova ISEE potrebbe interessare circa 12mila famiglie, con un incremento medio mensile di 61 euro nel 2026 (66 euro dal 2027), considerando sette mensilità, per un onere complessivo di 5,1 milioni. Il Bonus nuovi nati, introdotto nel 2025 con un importo una tantum di mille euro per famiglie con ISEE sotto i 40mila euro, beneficerà della nuova soglia solo per circa 3.200 nuclei, con un costo aggiuntivo stimato di 3,2 milioni di euro.

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