Iraq, Renzi invia 450 soldati italiani a difendere la diga di Mosul contro l’Isis

"Siamo in Iraq per l'addestramento ma anche con un'operazione importante per la diga di Mosul". Lo ha detto il premier Matteo Renzi nella registrazione della puntata odierna di Porta a Porta, spiegando che l'Italia invierà "450 uomini insieme agli americani" per la difesa dell'opera. "Con Obama c'è totale consonanza di vedute su molte partite. L'Italia interverrà non solo in Afghanistan, in Libia, non soltanto in Kosovo, in Somalia e in Iraq, ma anche con un'operazione importante, un intervento nella diga di Mosul, nel cuore di un'area molto molto pericolosa. La diga è seriamente danneggiata e se crollasse sarebbe distrutta Baghdad” ha detto Renzi. Proprio il presidente americano Obama ha citato l'Italia tra i paesi che si stanno impegnando nella lotta comune contro lo Stato Islamico, soprattutto per il ruolo guida che il nostro Paese sta svolgendo per risolvere la situazione in Libia.
Arabia Saudita lancia coalizione contro Isis
Nel frattempo l’Arabia Saudita ha annunciato una coalizione militare internazionale contro il terrorismo composta da 34 Paesi islamici, più altri 10, tra cui l’Indonesia. Ci sono le monarchie del Golfo, la Turchia, l’Egitto il Pakistan e diversi paesi africani. La base operativa sarà a Riad. L’obiettivo è ”serrare le fila e unificare gli sforzi per combattere il terrorismo” in tutte le sue forme e manifestazioni. Il ministro della Difesa, il principe Mohammad bin Salman Al Saud, ha precisato che la lega non combatterà solo l’Isis, ma “tutti i gruppi terroristici che abbiamo di fronte”. Un annuncio che è arrivato peraltro proprio mentre in occidente si erano diffuse diverse voci che accusavano Riad di finanziare i gruppi estremisti.