Inchiesta Mario Paciolla, Ruotolo (Pd) ad ambasciatore Ue in Colombia: “Verità sulla sua morte”

Verità per la morte di Mario Paciolla. È la richiesta dell'europarlamentare del Partito democratico, Sandro Ruotolo, dopo l'inchiesta di Fanpage.it sul caso del cooperante Onu italiano trovato morto in Colombia in circostanze poco chiare. In una lettera indirizzata a Gilles Bertrand, ambasciatore e Capo della Delegazione dell'Unione Europea in Colombia, l'eurodeputato ha chiesto di sollecitare l'Onu affinché cooperi per chiarire che cosa si nasconde dietro l'apparente suicidio di Paciolla.
Le autorità colombiane infatti, hanno archiviato la vicenda, ma dalle evidenze raccontate anche nell'inchiesta emerge come negli ultimi giorni prima della morte il cooperante si sentisse in pericolo. "Come membro del Parlamento europeo le chiedo un rinnovato e deciso impegno della Delegazione dell'Unione Europea in Colombia sul caso, tuttora irrisolto, della morte di Mario Paciolla, cooperante italiano in servizio presso la Missione di Verifica delle Nazioni Unite a San Vicente del Caguán, deceduto il 15 luglio 2020 in circostanze che sollevano gravi interrogativi", ha scritto Ruotolo. "Le recenti rivelazioni emerse da un'inchiesta giornalistica condotta da Fanpage.it – continua la lettera – hanno rafforzato, con nuovi documenti e testimonianze, il sospetto che la morte di Mario non sia frutto di un suicidio, ma il risultato di dinamiche più complesse, potenzialmente riconducibili a un contesto di insicurezza, sorveglianza, e violazione delle procedure Onu".
Mario Paciolla era un "uomo di pace, impegnato per la giustizia sociale. La sua memoria, la sua integrità e il suo lavoro meritano trasparenza, rispetto e verità. L'Unione Europea non può tollerare che la morte di un suo cittadino impegnato in una missione Onu venga archiviata senza chiarezza, per questo motivo le chiedo: di sollecitare l'Onu a cooperare con le autorità italiane, di chiedere chiarimenti alla missione Onu sulle violazioni procedurali documentate e sulla sparizione di materiale probatorio, di monitorare il trattamento dei cooperanti internazionali in Colombia, di promuovere un dialogo istituzionale con le autorità colombiane sulla tutela dei diritti dei cooperanti e dei difensori dei diritti umani, alla luce delle minacce crescenti in molte regioni del Paese", conclude Ruotolo nella lettera.
Alla richiesta di Ruotolo si aggiunge quella del presidente della Fnsi, Vittorio di Trapani . "Spero che la Procura di Roma acquisisca agli atti l'inchiesta di Fanpage sull'uccisione di Mario Paciolla, presentata ieri in anteprima a Napoli. E' un lavoro giornalistico preciso, che ricostruisce gli ultimi giorni di vita del cooperante e giornalista italiano in Colombia. Un lavoro basato sui documenti che rileva tutte le incongruenze rispetto alla tesi del suicidio", ha dichiarato. "Ma serve l'aiuto di tutti: fino ad oggi – aggiunge – e' stata una vicenda relegata solo al territorio napoletano. E invece e' una questione nazionale, di dignita' di un Paese che non puo' vedere derubricare un assassinio di un proprio cittadino all'estero come suicidio. Per questo, sarebbe importante che tutti i mezzi di informazione rilanciassero l'inchiesta di Fanpage. E la utilizzassero come base per continuare a indagare e approfondire".