In arrivo 12mila nuove lettere del Fisco sul Superbonus a ottobre 2025, chi le riceve e cosa rischia

Parte la seconda sezione delle lettere dell'Agenzia delle Entrate dedicate al Superbonus, e in particolare a chi è sospettato di aver usato l'incentivo fiscale senza poi aggiornare la rendita catastale dell'immobile. Ad aprile erano partite le prime 3mila lettere di controllo: ora tocca a 12mila missive che saranno inviate dal Fisco entro la fine di ottobre. Non si tratta di sanzioni, ma di un avviso: è necessario mettersi in regola, oppure spiegare all'Agenzia perché il valore della casa non è stato aggiornato dopo i lavori.
Chi può ricevere le lettere dell'Agenzia delle Entrate sul Superbonus
La prima ‘ondata' di lettere aveva avuto gli effetti desiderati. La maggioranza dei destinatari, circa 1.800, avevano iniziato le procedure per effettuare l'aggiornamento. Il punto di queste lettere è chiedere spiegazioni a chi si trova in una situazione particolare: è proprietario di un immobile che risulta avere un valore basso, ma ha fatto una grande quantità di lavori con il Superbonus, e ora quindi chiede un rimborso fiscale (uno sconto sulle tasse) parecchio alto.
Se si sono fatti tutti quei lavori, com'è possibile che non sia stato necessario aggiornare il valore dell'immobile dopo i lavori, facendolo salire? C'è il rischio che sia un modo per evitare (illegalmente) di pagare più Imu e altre imposte legate alla casa. Per questo scatta la lettera del Fisco.
A lanciare la misura era stato il governo Meloni, nella legge di bilancio del 2024, aprendo alla possibilità di mandare una comunicazione a tutti i beneficiari del Superbonus. Nella pratica, però, l'Agenzia delle Entrate ha scelto una platea più ridotta: prima i proprietari di un immobile che non ha alcuna rendita, e ora quelli con una rendita bassa. Non c'è, però, una soglia esatta per chiarire chi le potrà ricevere.
Come detto, i destinatari a ottobre saranno 12mila, secondo un'anticipazione del Sole 24 ore. Questo è il numero che, tra l'altro, permetterà al Fisco di raggiungere l'obiettivo fissato per quest'anno, di 15mila lettere inviate. Il Piano integrato di attività ed organizzazione 2025-2027, cioè il documento che stabilisce i target da raggiungere, parla anche di 20mila lettere per il prossimo anno e ben 25mila per il 2027.
Cosa fare se arriva la lettera del Fisco
La lettera dell'Agenzia delle Entrate, per chi arriva, non significa sanzioni immediate. Ma è il segnale che qualcosa non torna, almeno dal punto di vista dello Stato, nei conti del Superbonus utilizzato. Si tratta quindi di un invito a sistemare la situazione.
Questo si può fare in due modi. Il primo, se c'era l'obbligo di aggiornare la rendita catastale dell'immobile perché dopo i lavori è aumentato, è semplicemente mettersi in regola. Aprire le procedure necessarie presso il catasto per stabilire il nuovo valore dell'abitazione dopo i lavori. Chi lo fa evita qualsiasi tipo di sanzione da parte dell'Agenzia.
Il secondo modo in cui si può rispondere è chiarire perché finora non si è aggiornato il valore catastale dell'immobile. È sempre possibile che il sospetto del Fisco sia infondato, e che ci siano motivi legittimi per cui l'operazione non è stata effettuata. In questo caso, si possono inviare all'Agenzia tutte le informazioni necessarie a chiarire la situazione. E anche così, se la spiegazione è convincente, non si incorre in nessuna sanzione.
Se invece si decide di ignorare la lettera, c'è il rischio che il Fisco effettui ulteriori controlli. E, se rileva una violazione della legge, che scattino le multe conseguenti.