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Impianti da sci, la riapertura slitta ufficialmente al 18 gennaio

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato un’ordinanza che prevede lo slittamento della riapertura degli impianti da sci dal 7 al 18 gennaio. Erano state le Regioni a chiedere di spostare la data, spaventate dal rischio epidemiologico sottolineato dal Comitato tecnico scientifico e rappresentato soprattutto dai mezzi di risalita.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Ancora niente sci. Apertura rimandata di undici giorni, come chiesto dalle Regioni e accordato dal ministro della Salute. Gli impianti sciistici potranno riaprire il 18 gennaio, secondo l'ordinanza firmata da Roberto Speranza. La decisione è arrivata dopo alcuni giorni di riflessione, visto che gli impianti, che già hanno rinunciato ad una buona parte della loro stagione, dovevano ricominciare ad accogliere appassionati e turisti il giorno dopo l'Epifania. A considerare rischiosa questa ipotesi, però, erano state in primis proprio le Regioni, che hanno inviato, allo scadere del 2020, una lettera firmata dal presidente della Conferenza di comune accordo con gli altri governatori.

Le stesse Regioni che qualche settimana fa criticavano duramente l'operato del Governo rispetto al tema degli impianti sciistici, con un danno enorme per il sistema, ora chiedono prudenza. In particolare, a preoccupare, è il sistema di mezzi di risalita, che il Comitato tecnico scientifico ritiene molto pericoloso per la diffusione del virus: "Una parte rilevante dei mezzi di risalita nei comprensori sciistici (in particolare cabinovie e funivie) presentano caratteristiche strutturali e di carico tali da poter essere assimilati in tutto e per tutto ai mezzi utilizzati per il trasporto pubblico locale (autobus, filobus, tram e metropolitane), rappresentando pertanto un contesto a rischio di aggregazione medio-alto, con possibilità di rischio alto nelle ore di punta in base alla classificazione del livello di rischio di contagio da Sars-CoV-2", si leggeva nel verbale di una riunione prenatalizia del Cts.

Da qui il ripensamento, anche dei presidenti di Regione più ostili al Governo e di quelli che hanno tra i propri territori la maggior parte degli impianti di sci. La lettera, firmata dal presidente della Conferenza Stato-Regioni, Stefano Bonaccini, è datata 30 dicembre: "Allo stato attuale, causa anche il recente andamento epidemiologico a livello internazionale che non ha agevolato l'assunzione delle necessarie decisioni, si ritiene non ricorrano le condizioni tali da consentire iniziative e azioni programmabili per permettere l'apertura degli impianti il giorno 7 gennaio". Contestualmente le Regioni chiedevano al Governo di permettere la riapertura dal 18 gennaio, ma di farlo solo nei territori appartenenti alla fascia gialla.

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