Il video del ministro Giuli che canta Albachiara per annunciare la città Capitale dell’arte contemporanea

"La giuria, all'unanimità, raccomanda la designazione come capitale italiana dell'arte contemporanea 2027… respiri piano per non far rumore, ti addormenti di sera e ti risvegli col sole". Queste le parole del ministro della Cultura Alessandro Giuli, che ieri hanno colto alla sprovvista la platea di sindaci che attendeva l'annuncio della città vincitrice. Si trattava di Alba, in provincia di Cuneo, principale centro delle Langhe. E così Giuli ha scelto di annunciarla citando Albachiara, la canzone di Vasco Rossi che nel ritornello dice proprio "sei chiara come un'alba".
Nel fare l'annuncio, il ministro ha peraltro sbagliato l'anno, dicendo 2007 invece di 2027. Inevitabile chiedersi se si stesse già concentrando per ricordare le prime parole della canzone, e per questo abbia detto la data sbagliata. In ogni caso, dopo i primi secondi di confusione, la platea ha iniziato a capire e si è sollevata l'esultanza dei rappresentanti di Alba presenti alla cerimonia.
La città piemontese riceverà un finanziamento da un milione di euro per realizzare le attività che aveva candidato al premio. In finale erano arrivati quattro candidate: le altre erano Foligno-Spoleto, Pietrasanta e Termoli.
La giuria era presieduta da Lorenza Baroncelli, direttrice del dipartimento Architettura del MAXXI di Roma, e composta da Sofia Leoncina Gnoli (esperta di moda e docente alla Iulm di Milano), Renata Cristina Mazzantini (direttrice della Galleria nazionale moderna di Roma), Giuseppina Caroppo (storica dell'arte) e Vincenzo Santoro (responsabile del dipartimento Turismo dell'Anci). Alba è solo la seconda città a ottenere questo titolo: la prima è stata Gibellina (Trapani), che sarà la capitale del 2026.
Il ruolo di capitale italiana dell'arte contemporanea esiste solo dal 21 marzo 2024, quando il ministero della Cultura l'ha istituito con un decreto ministeriale. L'intenzione alla base dell'iniziativa, ufficialmente, è di "stimolare e potenziare la capacità progettuale e attuativa delle città italiane nell’ambito dell’arte contemporanea". In particolare, di farlo "attraverso la realizzazione o il recupero di spazi dedicati alla produzione artistica, la valorizzazione e il sostegno dei giovani talenti, la creazione di reti sinergiche tra istituzioni pubbliche e private e il rafforzamento della partecipazione attiva della comunità". Questi sono, quindi, i criteri che la giuria usa per valutare i progetti presentati.