Il vicecapo della Polizia Izzo lascia, ma Cancellieri rigetta le dimissioni

Dopo le accuse lanciate nei suoi confronti con un esposto anonimo al Ministero e alla Procura di Roma per presunti appalti truccati al Viminale, il vicecapo della Polizia di Stato, Nicola Izzo, questa mattina ha inviato una lettera di dimissioni al Ministro dell'Interno e al Capo della Polizia, Manganelli, subito però respinte dalla Cancellieri. In realtà non si sarebbe trattato di lettera formale di dimissioni ma di una email dove indicava la sua volontà di lasciare l'incarico, comunque subito stoppata dal Ministro. "Non si condanna un uomo per un esposto anonimo o per delle parole" ha detto Cancellieri precisando che "in ogni caso è importante quello che dirà la magistratura e quelli che sarà l'esito dei riscontri interni" allo stesso Ministero.
Sul caso comunque ci sarà chiarezza ha annunciato il Ministro perché "il Viminale deve essere una casa di vetro, un punto di riferimento per tutti, ci stiamo guardando dentro e abbiamo preso molto sul serio questa vicenda dall'inizio". Intanto arrivano voci secondo le quali la Procura della Capitale sarebbe intenzionata ad ascoltare proprio il vicecapo della Polizia Nicola Izzo e il prefetto Giuseppe Maddalena, ex responsabile della direzione tecnico logistica del Viminale. Entrambi infatti figurano nel contestato esposto anonimo arrivato al Ministro dell'interno e da lei girato alla Procura, che denuncia alcuni illeciti nell'affidamento di alcuni appalti per attrezzature elettroniche del Viminale.