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Il testo della bozza del decreto Covid in Cdm, cosa cambia per Green Pass e obbligo vaccino

Nella bozza del decreto in questi istanti sul tavolo del Consiglio dei ministri si legge il piano del governo per le riaperture. Dall’addio al Green Pass fino all’abbandono dell’obbligo vaccinale.
A cura di Annalisa Girardi
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Dovrebbe cominciare in questi istanti il Consiglio dei ministri che deve mettere nero su bianco il percorso di riaperture e allentamento delle restrizioni anti contagio con cui abbiamo convissuto nell'ultima fase della pandemia. Sicuramente, come già confermato da diversi esponenti del governo, non verrà rinnovato lo stato di emergenza, in scadenza il prossimo 31 marzo: da quel giorno non ci sarà quindi più la struttura commissariale e il Comitato tecnico scientifico, gli organismi che hanno supportato il governo nella gestione dell'epidemia di Covid. Dal momento in cui decadranno i compiti del commissario straordinario per l'emergenza, che si è occupato in questi mesi della gestione della campagna vaccinale, verrà istituita una unità operativa presso il ministero della Salute per completare la campagna vaccinale. Questo è anche quello che si legge nella bozza del nuovo decreto, sul tavolo del Consiglio dei ministri.

Vediamo nello specifico cosa dice il documento. Sempre dal 1° aprile dovrebbe anche venire meno l'obbligo di Super Green Pass per over 50 sul lavoro. Servirà comunque esibire il Green Pass base, come viene richiesto al momento a tutti gli altri lavoratori: questo durerà fino al prossimo 30 aprile. Insomma, con lo scadere dello stato di emergenza non verranno automaticamente meno tutte le misure che hanno caratterizzato l'ultima fase della pandemia, ma nelle settimane successive queste verranno progressivamente revocate.

Dal 1° aprile aumenterà anche la capienza dei tifosi negli stadi italiani: dal 75% attuale fino al 100%. Infine, per quanto riguarda l'obbligo vaccinale dovrebbe venire meno per tutte le categorie lavorative per cui è previsto oggi a partire dal 15 giugno. Per i sanitari, invece, l'obbligo dovrebbe restare fino a fine anno. Non ci sarà più, però, la sanzione pecuniaria di 100 euro.

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