Il Senato salva Berlusconi: le intercettazioni con le Olgettine non possono essere usate

L’Aula del Senato non autorizza l’utilizzo in sede giudiziaria delle intercettazioni telefoniche fra Silvio Berlusconi e le cosiddette Olgettine nell'ambito del processo Ruby – ter. L’Assemblea ha infatti votato contro la relazione della Giunta per le immunità e ha di fatto “salvato” l’ex senatore Berlusconi: i sì sono stati 120, i no 130 e 8 gli astenuti. La votazione è avvenuta a scrutinio segreto. Ricordiamo che l'autorizzazione del Senato era necessaria poiché all'epoca dei fatti contestati Berlusconi era senatore.
Immediata la polemica politica, con le opposizioni che hanno protestato in maniera vibrata, tanto da costringere il Presidente Grasso a sospendere la seduta. Durissime le accuse del Movimento 5 Stelle al Partito Democratico, indicato come principale responsabile del “regalo” alla linea difensiva di Silvio Berlusconi.
Di contro, i parlamentari del PD hanno accusato i grillini di aver votato contro l’autorizzazione in modo da poter usare il risultato dello scrutinio come un mezzo per attaccare il Governo. Alcuni senatori parlano di una vera e propria "imboscata" del Movimento 5 Stelle:
Stefano Lucidi, capogruppo del Movimento al Senato, replica poi alle accuse del PD: “Un modo subdolo, dando la colpa ad altri come già accaduto in altre occasioni, giocato sulla pelle della giustizia, per provare ad assicurarsi anche un comportamento benevolo da parte dei berlusconiani e del loro potente sistema mediatico nel referendum costituzionale”.
Da Forza Italia ok al rinvio del voto su Giarrusso (M5S)
Subito dopo l'Aula del Senato ha votato per la richiesta di rinvio della votazione sulla richiesta di insindacabilità per le opinioni espresse dal senatore del M5S Michele Giarrusso (citato in giudizio per alcune sue dichiarazioni contro un Sindaco PD). L'assemblea ha respinto la richiesta grillina, ma Forza Italia ha votato a favore, alimentando ancora di più la polemica odierna: