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Il prezzo della spesa sale ancora, quali sono le città più care in Italia

A giugno 2025 l’inflazione è all’1,7%, ma per il carrello della spesa è più alta: 2,8%. Secondo alcune associazioni di consumatori, le famiglie in media spendono 320 euro in più all’anno per gli alimentari. L’aumento del caro vita colpisce alcune città più di altre: al primo posto c’è Bolzano, all’ultimo Pisa.
A cura di Luca Pons
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Il carrello della spesa diventa sempre più caro. L'inflazione in Italia si mantiene su livelli piuttosto bassi – l'1,7% a giugno rispetto a un anno prima – ma lo stesso non si può dire per i beni che le famiglie comprano più spesso al supermercato: qui il tasso d'inflazione è salito gradualmente dall'inizio dell'anno, e ora è arrivato al 2,8%. Lo ha fatto sapere l'Istat.

Secondo Assoutenti, in media, considerando quanto sono aumentati i prezzi su alimentari e bevande analcoliche (+3,5%) una famiglia media con due figli si trova a spendere 320 euro all'anno in più per mangiare e bere. L'Unione nazionale consumatori, basandosi sui dati locali di Istat, ha stilato una classifica delle città in cui il costo della vita è aumentato di più: al primo posto ci sono a pari merito Bolzano, mentre all'ultimo si piazza Pisa.

Aumenta il carrello della spesa, che effetto ha per le famiglie

Come detto, in generale i prezzi a giugno erano più alti solo dell'1,7% rispetto a un anno prima. Una differenza tutto sommato ridotta, se si considera che tra il 2022 e il 2023 l'inflazione toccò picchi di oltre il 10%. Tuttavia, ci sono dei prodotti – quelli che le famiglie devono comprare più spesso – su cui l'aumento è stato più deciso.

L'Istat ha una categoria chiamata appositamente "carrello della spesa", per misurare quanto cambiano i prezzi per i consumatori. All'interno ci sono gli alimentari, i prodotti per la cusa della casa e per l'igiene personale. Complessivamente, questi hanno visto un aumento del 2,8% rispetto a giugno 2024. Questa percentuale dall'inizio dell'anno non ha mai smesso di salire gradualmente (a gennaio era all'1,7%).

L'inflazione risulta anche più alta se si considerano solo gli alimentari e le bevande analcoliche. In questo settore, l'aumento annuo è del 3,5%. L'associazione di consumatori Assoutenti ha stimato che in media, per una famiglia con due figli, pagare il 3,5% in più per mangiare e bere significa spendere circa 320 euro in più all'anno. Su alcuni prodotti, peraltro, il prezzo è salito ancora di più: il 19,7% per il burro, il 24,8% per il caffè, ma anche il 7,2% per le uova e il 6,3% per formaggi e latticini.

La classifica delle città dove il costo della vita è salito di più

La stima della spesa aggiuntiva da 320 euro, comunque, è una proiezione generale che può cambiare moltissimo da una famiglia all'altra, e anche da una zona del Paese all'altra. Infatti, l'inflazione varia nelle diverse Regioni, e l'Istat fornisce informazioni più dettagliate per le singole zone. Così, l'Unione nazionale consumatori ha stilato una classifica delle città in cui il costo della vita in generale è salito di più.

Non si tiene conto della percentuale di inflazione, ma del cambiamento concreto nella spesa da affrontare. Per esempio: al primo posto si piazza Bolzano. Qui l'inflazione (generale, non solo sul carrello della spesa o sugli alimentari) a giugno è del 2,3% rispetto all'anno prima. Non è la percentuale più alta in assoluto, ma visto che il costo della vita era già alto in partenza, significa un esborso maggiore di 763 euro per una famiglia media.

Segue Rimini, dove l'inflazione al 2,7% (la più alta a livello nazionale) porta a spendere 743 euro in più. Poi Venezia (2,2%) con 617 euro. In seguito si piazzano Bergamo (604 euro), Belluno (599 euro), Arezzo (595 euro), Udine (590 euro), Bologna (588 euro), e infine Padova e Siracusa con 579 euro.

All'estremo opposto della classifica c'è invece Pisa, dove l'inflazione registrata è di appena lo 0,6% e questo significa che una famiglia media spende appena 162 euro all'anno in più per vivere. Al penultimo posto Olbia-Tempio con 179 euro, poi Vercelli (189 euro), Massa Carrara (216 euro), Sassari (219 euro), Caserta (221 euro), Lodi (230 euro), Trapani (232 euro) e Campobasso (236 euro), dove l'inflazione è all'1%.

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