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Il ministro Schillaci sotto accusa, ci sarebbero foto truccate e riciclate nei suoi studi scientifici

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, avrebbe firmato studi scientifici in cui si trovano almeno una decina di immagini copiate da altre ricerche oppure ritoccate. A sostenerlo è il quotidiano Il manifesto, che ha pubblicato le foto in questione. La replica del ministro: “Non ho manipolato nulla, sono tranquillo”.
A cura di Luca Pons
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Ci sarebbero di immagini ritoccate o riciclate in almeno una decina di studi scientifici che Orazio Schillaci, ministro della Salute, ha firmato tra il 2018 e il 2022. Il caso è stato sollevato da Il manifesto, che ha analizzato le foto pubblicate in questi studi con un apposito software chiamato ImageTwin, che rileva se un'immagine utilizzata nella letteratura scientifica è originale, oppure è stata presa da un altro studio o alterata digitalmente.

Secondo quanto riportato dal manifesto, gli studi sarebbero stati pubblicati in varie riviste scientifiche e si riferirebbero soprattutto a ricerche sul cancro. Negli anni in questione, Schillaci è stato prima preside della facoltà di Medicina dell'università di Roma Tor Vergata, poi rettore dello stesso ateneo. L'ultimo studio è stato pubblicato pochi mesi prima che Schillaci assumesse la carica di ministro.

Quali sono le presunte immagini ‘truccate' negli studi firmati dal ministro Schillaci

In un caso, una ricerca pubblicata nel 2021 sul Journal of Clinical Medicine presentava una foto che avrebbe dovuto raffigurare delle cellule di tumore della prostata. Tuttavia, secondo l'analisi del manifesto, la stessa identica immagine era già presente in un'altra ricerca pubblicata due anni prima, nel 2019, in cui Schillaci era stato coinvolto (anche se solo per la validazione dei dati e la revisione del testo). Nello studio più vecchio, si diceva che l'immagine fosse di cellule di tumore al seno.

A sua volta, la ricerca del 2019 usava un'immagine di cellule ossee, per raffigurare una metastasi venuta da un tumore al seno. Quella stessa foto al microscopio, era utilizzata anche in uno studio precedente che non aveva visto la partecipazione di Schillaci e che non riguardava affatto il cancro al seno.

Ancora, una pubblicazione del 2018 – sulla rivista Contrast Media & Molecular Imaging – parlava di cellule di tumore alla prostata prima in pazienti metastatici e poi in pazienti non metastatici. Secondo il manifesto, però, si tratterebbe della stessa immagine usata due volte, e semplicemente ingrandita in modo tale da renderla diversa. La stessa cosa sarebbe stata fatta in uno studio del 2019 per rappresentare i risultati di due esperimenti diversi, e nel 2021, quando Schillaci era indicato anche come ‘corresponding author', cioè come ricercatore a cui fare riferimento per avere dei chiarimenti e approfondimenti.

Si tratterebbe di una pratica difficile da individuare anche per le stesse riviste scientifiche, che spesso non sono dotate di software appositi. Può essere utilizzata da un ricercatore quando un esperimento non dà il risultato atteso o non viene effettuato affatto. In alcuni casi, comunque, si può trattare semplicemente di un errore: uno scambio di file, ad esempio. Questo ha infatti affermato uno dei collaboratori di Schillaci contattato dal manifesto, che ha ammesso che si trattava di sbagli e ha detto che in questi casi ci possono essere degli incidenti di percorso.

Schillaci: "Non ho manipolato nulla". Avs: "Si spieghi in Parlamento"

Il ministro Schillaci ha detto al manifesto che non era a conoscenza della cosa: "Non son esperto di microscopia elettronica, mi sono fidato di chi ha fornito quelle immagini. Verificheremo se effettivamente ci sono degli errori", ha detto. Successivamente, il ministro è tornato sul tema: "Sono tranquillo, non ho manipolato nulla. Le immagini non sono del mio laboratorio, ma di altri colleghi che non hanno fatto nulla di male", ha dichiarato oggi ai cronisti.

Dall'opposizione, Angelo Bonelli dei Verdi ha fatto sapere di aver presentato un'interrogazione parlamentare sulle possibili immagini ritoccate: "Vogliamo sapere, se questo metodo ‘truffaldino' abbia avuto in qualche modo a che fare con il ministro. Se le informazioni riportate corrispondessero al vero chiederemo le dimissioni di Schillaci". Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana, ha dichiarato: "Se tutto ciò che viene pubblicato è vero, e non abbiamo dubbi sulla serietà di quanto scritto, è un altro colpo alla credibilità di questo esecutivo. Il ministro Schillaci venga in Parlamento e diradi tutte le ombre".

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