Il governo secondo Salvini: “Checco Zalone alla cultura e Berlusconi agli esteri”

Checco Zalone? "Andrebbe bene come ministro della cultura al posto di Dario Franceschini che è la tristezza fatta persona". Ne è convinto il leader leghista Matteo Salvini secondo il quale l'attore comico, attualmente nelle sale cinematografiche con la sua ultima pellicola "Quo vado?" che sta ottenendo grossi risultati al botteghino, sarebbe perfetto per guidare il rilancio della cultura italiana. Il segretario federale del Carroccio però non si è fermato qui e nel corso di un'intervista a La Zanzara su Radio 24 si è divertito a ipotizzare la formazione di un suo governo di centrodestra in caso di vittoria della coalizione alle prossime elezioni politiche in Italia. Come primo nome Salvini sceglie proprio Zalone, "un grande perché è l'esempio che si può avere successo nel mondo del cinema e dell'arte, della cosiddetta cultura, senza essere schierato a sinistra".
"Almeno Zalone non è uno di quei fenomeni che fanno i girotondi, il popolo viola, il popolo lilla, quelle menate lì. Il suo mestiere lo fa bene. In Italia è già tanto, in certi ambienti pseudoculturali, se non sei di sinistra non entri. Mi piace che non faccia il leccapiedi della sinistra, questo gli rende merito. Non è uno che si mette a fare pipponi, appelli alla Nanni Moretti o alla Gad Lerner" ha spiegato Salvini, aggiungendo: "Non ho ancora visto il film per mancanza di tempo, ci andrò presto. Mi dicono ci sia un bambino che si chiama Salvino. Allora riderò il doppio quando vedrò il Salvino. Mi piace ridere di me stesso, anche quando mi imita Crozza. Se uno è bravo è bravo. Punto".
Ma chi sono gli altri nomi dell'ipotetico governo Salvini? "Devo scegliere tra Claudio Borghi e Alberto Bagnai come ministro all'Economia. Farebbero sicuramente meglio di Padoan", ha spiegato il leader leghista, poi lo scrittore Mauro Corona con la delega alla Montagna Caccia e Agricoltura, mentre agli Esteri "Silvio Berlusconi che rispetto a Renzi sulla Libia, sulla Russia, sui rapporti con il Medio Oriente è avanti anni luce". "Gli Interni me li tengo io per sei mesi, per recuperare al dramma di Alfano. Un po' di ordine in giro lo porto" ha concluso Salvini.