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Il governo alza la scorta ai politici dopo l’omicidio di Charlie Kirk: “Rischio emulazione”

Dopo l’omicidio di Charlie Kirk il ministero dell’Interno ha diffuso una circolare che dispone l’innalzamento dei livelli di sicurezza, con più agenti di scorta per esponenti di governo e politici. Al momento non si segnalano minacce concrete ma per Piantedosi il rischio di emulazione resta alto.
A cura di Giulia Casula
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Dopo l'omicidio di Charlie Kirk negli Stati Uniti, il ministero dell'Interno alza il livello di sicurezza. Al centro del piano illustrato all'interno della circolare inviata a prefetti e questioni, l'aumento degli agenti di scorta per esponenti di governo e politici. Anche se al momento non ci sono segnali di minacce concrete in Italia, il rischio paventato dal ministro Matteo Piantedosi è quello che si possano verificare "processi di emulazione".

Il documento diffuso dal Viminale, il cui contenuto al momento resta riservato, si sofferma soprattutto sulla necessità di analizzare il livello di protezione delle scorte e delle misure personali per gli esponenti di governo e istituzioni. Il ministero sta valutando di rafforzare i dispositivi, aumentando il numero di mezzi e personale se necessario.

L'uccisione dell'attivista Maga ha fatto scattare l'allarme per l'esacerbarsi delle violenze politiche, che si temono possano allargarsi anche all'Italia. La situazione è considerata sensibile anche sul fronte nazionale, sebbene non si siano registrati segnali in tal senso.

Secondo quanto emerge dalle analisi degli apparati di sicurezza, non ci sarebbero minacce concrete di azioni terroristiche o eversive condotte da cellule o gruppi organizzati. Tuttavia, la preoccupazione del Viminale è rivolta ad eventuali operazioni condotte da soggetti radicalizzati (i cosiddetti "lupi solitari") e al rischio che singoli possano farsi promotori di scontri e azioni violente fuori controllo. L'attenzione è sopratutto su Roma e Milano, ritenute più esposte per via della concentrazione di sedi istituzionali e per la frequente organizzazione di eventi pubblici e manifestazioni.

Nella circolare si fa riferimento a una valutazione caso per caso, ma a quanto si apprende nei prossimi giorni potrebbero essere adottate nuove misure – tra cui la revisione delle scorte – per rafforzare la sicurezza dei membri di governo, in primis della premier  Giorgia Meloni e dai suoi vice Matteo Salvini e Antonio Tajani.

L'allarme era stato condiviso anche da Meloni che negli scorsi giorni aveva duramente criticato il post condiviso da Cambiare rotta, in cui veniva mostrata la foto di Kirk a testa in giù con la scritta "A buon intenditore poche parole" e il numero -1 (un riferimento a Benito Mussolini).

Tra le misure allo studio anche il potenziamento dei mezzi, inclusi veicoli blindati, più controlli e percorsi alternativi per gli spostamenti pubblici, oltre a un migliore coordinamento tra i diversi dipartimenti. All'evento organizzato da Fratelli d’Italia a Paestum, Piantedosi ha spiegato che l'aumento delle scorte è "doveroso" alla luce del clima attuale e dell'omicidio di Kirk, che segna "il culmine di un inasprimento dei toni". E ha lanciato un appello alla moderazione, per "ritrovare modalità più concilianti e democratiche, anche nella durezza del confronto politico".

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