Il Consiglio Regionale lombardo smentisce il M5S: “Lo stipendio non è di 16mila euro, ma di 8.500”

Non si è fatta attendere la risposta del Consiglio Regionale della Lombardia alla pubblicazione online della busta paga fatta dai consiglieri del Movimento 5 Stelle. In una nota diffusa in queste ore, da fonti ufficiali del consiglio e avallata dalla Presidenza, si interviene direttamente nel merito della questione non risparmiando qualche stoccata polemica al Movimento e chiarendo alcuni punti essenziali. Nel dettaglio infatti si legge:
"Si precisa che il cedolino diffuso dal Gruppo consiliare Movimento 5 Stelle non corrisponde alla retribuzione mensile perché si riferisce a un periodo di un mese e mezzo, dall'inizio legislatura a fine aprile. Questa busta paga, inoltre, non comprende le trattenute relative alle addizionali regionale e comunale che verranno applicate successivamente come stabilito dalle normative vigenti […] Lo stipendio mensile del consigliere regionale lombardo non é di 16 mila euro netti. I consiglieri regionali della X legislatura, appena insediatisi, hanno immediatamente istituito un gruppo di lavoro di riforma sui costi della politica che attuerà entro giugno quanto previsto dalla normativa nazionale, vale a dire una riduzione consistente dello stipendio del consigliere regionale che passerà a circa 6500 euro netti, corrispondenti a 6500 euro lordi di indennità di funzione più 4.600 euro lordi di diaria (rimborso spese documentate). Attualmente lo stipendio mensile del consigliere regionale è pari a circa 8.500 euro (cui vanno aggiunti da questa legislatura anche gli importi per fini previdenziali). Lo stesso gruppo di lavoro ha inoltre preso tempestivamente quelle decisioni che non comportano un intervento legislativo. Ci riferiamo al taglio dei budget per i gruppi consiliari, ridotti di un terzo per un risparmio complessivo di 450 mila euro"
E infine un chiarimento sulla retribuzione dei consiglieri del Movimento 5 Stelle: "Anche i consiglieri grillini hanno ricevuto la stessa intera retribuzione di tutti gli altri consiglieri, senza produrre nessun risparmio per il Consiglio. Come molti altri consiglieri, anche i grillini hanno manifestato l'intenzione di devolvere parte dello stipendio per fini sociali o di solidarietà. Perche' questo passaggio sia possibile occorre però intervenire con un provvedimento".