96 CONDIVISIONI

Il centrosinistra è tornato a parlare di salario minimo per i lavoratori

Durante uno degli incontri promossi dalla Cgil a Bologna, si sono trovati a confronto Conte e Letta ed entrambi si sono esposti sul tema del salario minimo: “Sono favorevole, è tempo di aprire una discussione sul tema in Italia come accade in Europa”, ha spiegato il segretario del Pd. “È una battaglia del Movimento 5 Stelle”, ha rilanciato il presidente pentastellato. “Le loro parole sono le benvenute – ha commentato poi Fratoianni – il minimo sindacale per garantire diritti e opportunità e una base comune per costruire un’alternativa alla destra”.
A cura di Tommaso Coluzzi
96 CONDIVISIONI
Immagine

Durante la prima mattinata della manifestazione "Futura 2021. Partecipazione. Inclusione. Rappresentanza", la tre giorni di approfondimento e dibattito promossa dalla Cgil a Bologna, i leader di Movimento 5 Stelle e Partito Democratico si sono trovati uno di fronte all'altro – in modo virtuale, si fa per dire, visto che Conte era collegato e Letta in presenza – e sono tornati su un tema di cui da qualche tempo si sono perse le tracce: il salario minimo. Durante l'incontro, a cui hanno partecipato anche Elly Schlein e Maurizio Landini, Letta ha annunciato che è tempo di "aprire la discussione in Italia sul tema del salario minimo, la discussione è pronta, avviene in tutta Europa". Una discussione sulla quale il segretario dem si è detto "favorevole". Poi ha aggiunto: "Ho visto che in Germania è uno dei temi principali della campagna elettorale, credo che sia assolutamente naturale che faccia parte anche del dibattito in Italia. Secondo me è uno dei temi dei quali parlare, per esempio, nel patto sul lavoro e sulla crescita".

Conte si è detto subito d'accordo con l'alleato: "Il salario minimo è una battaglia su cui il Movimento 5 Stelle è convinto". Poi ha continuato: "Il cosiddetto lavoro povero, che tocca il 25% dei lavoratori, non favorisce la qualità di vita delle persone e delle famiglie. Dobbiamo contrastare il calo demografico, investendo su asili nido, scuole". E ancora: "Con l'assegno unico, ma anche con il salario minimo. Credo ci siano le condizioni per farlo". Questo però "non vuol dire emarginare la contrattazione collettiva, ma serve mettersi al tavolo e realizzarlo al più presto".

Il primo commento ad arrivare, sulle parole dei due leader di partito, è stato quello del segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni: "Non si può negare l'evidenza – ha scritto – Lo diciamo da tempo, donne e giovani sono senza dubbio tra le categorie più colpite da questa crisi, tra precariato, sfruttamento e discriminazione". Un salario minimo "di almeno 10 euro l'ora, come abbiamo proposto più volte" per "fuggire dalla gabbia e dal ricatto del lavoro povero e incentivi selettivi per favorire l'occupazione è semplice buonsenso". Per questo motivo "le parole di Letta e Conte sono benvenute, il minimo sindacale per garantire diritti e opportunità e una base comune per costruire un’alternativa alla destra".

96 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views