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Il centrodestra vuole togliere l’Iva sulla chirurgia estetica perché aiuta il benessere psichico

La mozione presentata da Forza Itaila, con Fratelli d’Italia e Lega. Oggi il quadro è complesso, ma le sentenze dicono che sono esenti dall’Iva solo quelle operazioni estetiche che intervengono su una disabilità, un trauma o una malattia. La richiesta è anche di cancellare le sanzioni per chi non ha pagato l’Iva in passato.
A cura di Luca Pons
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Il centrodestra ha depositato una mozione per chiedere che non si paghi l'Iva sulle operazioni di chirurgia estetica, e che si faccia chiarezza anche sugli interventi effettuati in passato, quando c'è stata confusione da parte dell'Agenzia delle Entrate ed è risultato poco chiaro se l'imposta andasse pagata o no. Il testo, presentato dalla deputata di Forza Italia Annarita Patriarca, prevede che le prestazioni di chirurgia estatica "rientrino nel novero delle prestazioni sanitarie non sottoposte a trattamento Iva", ha spiegato la prima firmataria.

La mozione – che Alessandro Battilocchio, di Forza Italia, ha definito di "alto valore sociale" – cita a sostegno della richiesta il fatto che per l'Organizzazione mondiale della sanità il concetto di salute comprende uno "stato di completo benessere fisico, psichico e sociale", e non consiste "soltanto in un'assenza di malattia o infermità". Quindi, anche se la chirurgia estetica nella maggior parte dei casi non serve a rimuovere una malattia o un'infermità di qualche tipo, andrebbe considerata comunque come una prestazione che aiuta a raggiungere il benessere "psichico e sociale".

In passato, la questione dell'Iva sulle operazioni estetiche è stata piuttosto complessa. Nel 2005, una circolare dell'Agenzia delle Entrate ha stabilito che queste operazioni erano esenti, perché erano collegate appunto al "benessere psicofisico". Negli anni, però, alcuni uffici locali del Fisco hanno contestato l'Iva non versata basandosi su un'altra fonte: una sentenza della Corte di giustizia europea che stabilisce che le operazioni di chirurgia estetica possono essere esenti da Iva solo se riguardano malattie, handicap o traumi. Starebbe al medico dimostrarlo di caso in caso, come ha poi confermato anche la Cassazione.

Insomma, al momento le sentenze dicono che i medici dovrebbero dimostrare se un'operazione serve effettivamente a intervenire su casi particolari (un trauma, una disabilità…) e, in caso contrario, versare l'Iva. I parlamentari che hanno presentato la mozione sostengono, però, che le contestazioni del Fisco avvengano solo in certi territori, creando confusione. Per questo chiedono di fermare le sanzioni per chi non ha versato l'Iva in passato ed eliminare la tassa per tutti gli interventi.

"Applicare l’imposta oggi, richiedendone addirittura il versamento per il passato, rappresenta una criticità per gli operatori di settore e per gli stessi pazienti, oltre che una condotta contraddittoria da parte dell’Amministrazione finanziaria", ha detto Patriarca. La mozione è firmata, tra gli altri, anche dal deputato di Fratelli d’Italia Luciano Ciocchetti e da Simona Loizzo della Lega.

La deputata leghista ha sottolineato: "Ci sono alcune prestazioni di medicina estetica e anche chirurgia estetica che sono di confine: basti pensare al tumore al seno, una paziente mastectomizzata che deve fare un microfiller di riempimento, di correzione di un inestetismo. È certo un intervento medico, chirurgico, non è certo un intervento estetico. E penso anche alle correzioni con la tossina botulinica della paresi facciale. Non si può lasciare al medico l'onere di certificare l'esenzione Iva".

Dall'opposizione è stato Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana, a criticare la proposta: "Mentre si preparano a togliere il superbollo per chi possiede una Ferrari da 300mila euro, la destra chiede al governo di togliere l’Iva sulla chirurgia estetica. Mi aspetterei un’attenzione maggiore su chi non si può più permettere le cure odontoiatriche, o chi non ce la fa più a pagare i farmaci o che aspetta mesi se non anni per poter essere visitato. Ma evidentemente l’unica ossessione quotidiana di questo governo e della destra è quella di ingraziarsi i più ricchi".

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