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Il caso Ghiglia e la mail prima della visita a Fratelli d’Italia: nuovi dettagli nell’inchiesta Report

Il caso Ghiglia torna al centro del dibattito pubblico: la sua visita alla sede di Fratelli d’Italia, avvenuta poco prima della multa record alla Rai, riapre il tema dei confini tra indipendenza istituzionale e relazioni politiche.
A cura di Francesca Moriero
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La puntata di Report, che andrà in onda questa sera, torna su uno dei casi più discussi degli ultimi mesi: la visita di Agostino Ghiglia, componente del Garante per la protezione dei dati personali, alla sede di Fratelli d'Italia poco prima che l'Autorità decidesse di multare la Rai per la diffusione di un audio privato riguardante l'ex ministro Gennaro Sangiuliano. Repubblica ne ha anticipato alcuni dettagli, tra cui una mail interna inviata da Ghiglia ai suoi collaboratori, che getterebbe nuova luce sulla vicenda.

La mail e la visita alla sede di Fratelli d'Italia

Secondo quanto riportato dal quotidiano, il 21 ottobre Ghiglia avrebbe scritto ai propri uffici un messaggio dal contenuto inequivocabile: "Domani andrò da Arianna Meloni". Il giorno seguente, il 22 ottobre, l'esponente del Garante si sarebbe effettivamente recato, a bordo di un'auto di servizio, nella sede del partito della premier Giorgia Meloni. Fino a quel momento, Ghiglia risultava favorevole a un semplice ammonimento nei confronti della Rai per la diffusione dell’audio tra Sangiuliano e la moglie Federica Corsini, relativo al cosiddetto "caso Boccia". Il giorno dopo quella visita, però, la posizione del Garante cambiò: il 23 ottobre, alle 10.30, l'Autorità deliberò una sanzione di 150 mila euro, la più alta mai inflitta a un programma televisivo pubblico.

Le spiegazioni di Ghiglia

Di fronte alle domande della redazione di Report, Ghiglia ha affermato di essersi recato nella sede del partito non per motivi istituzionali ma per incontrare Italo Bocchino e parlargli del proprio libro; ha poi anche ammesso di aver salutato Arianna Meloni, sorella della premier, con la quale avrebbe scambiato "qualche parola di cortesia sulle rispettive famiglie", negando qualunque discussione su temi legati all'attività del Garante.

Le domande rimaste aperte

Sigfrido Ranucci, conduttore di Report, sottolinea però che resta inspiegabile la necessità di inviare una mail interna per annunciare quella visita, soprattutto alla vigilia di una decisione così delicata. La tempistica del cambio di posizione di Ghiglia all'interno del collegio del Garante — da una linea più morbida a una sanzione pesante — continua insomma a destare sospetti e interrogativi.

I rapporti e le conoscenze all'interno dell'Autorità

Secondo quanto riportato da Repubblica, esisterebbero poi diversi legami personali e professionali tra alcuni membri del Garante della privacy e l'ex ministro Gennaro Sangiuliano. Il quotidiano sottolinea infatti che il presidente Pasquale Stanzione conoscerebbe da tempo alcuni avvocati del politico: tra questi, Salvatore Sica, descritto come suo ex allievo e già consulente giuridico al Ministero della Cultura durante la gestione Sangiuliano. Sica condivide lo studio con il fratello Silverio, legale che difende l'ex ministro nella vicenda Boccia. Sempre secondo il quotidiano, anche la vicepresidente dell'Autorità, Ginevra Cerrina Ferroni, ordinaria di diritto costituzionale a Firenze, avrebbe rapporti di conoscenza con Sangiuliano: lo scorso gennaio, su proposta della Lega, avrebbe infatti partecipato alla presentazione di un suo libro.

Resta ora da capire se la vicenda avrà ulteriori sviluppi e se dalle prossime settimane potranno emergere chiarimenti ufficiali da parte dei diretti interessati.

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