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Ikram Nazih libera, Amendola a Fanpage: “È una bella notizia, rapporti solidi tra Italia e Marocco”

“Siamo molto contenti, la collaborazione istituzionale tra i due Paesi è molto forte in questo. Credo che sia stato fatto un ottimo lavoro, adesso Ikram Nazih uscirà dal carcere e riprenderà la piena libertà. Deve tornare a sorridere”: lo ha detto il sottosegretario Vincenzo Amendola in una dichiarazione a Fanpage.it da Marrakech, da dove ha annunciato la liberazione della studentessa italo-marocchina, in un carcere di Rabat dallo scorso giugno per un post su Facebook.
A cura di Annalisa Girardi
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"È una bella notizia, io ero in tribunale insieme all'ambasciatore Armando Barucco. Nelle scorse settimane avevo incontrato anche la ragazza": lo ha detto in una dichiarazione a Fanpage.it il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con delega agli Affari Europei, Vincenzo Amendola, che per primo ha diffuso la notizia della liberazione di Ikram Nazih, la studentessa italo-marocchina che si trovava in un carcere in Marocco dallo scorso 28 giugno con l'accusa di oltraggio all'Islam per un post condiviso su Facebook alcuni anni fa, in cui ironizzava su un versetto del Corano.

Il sottosegretario, che in queste ore si trova ancora a Marrakech, ci ha raccontato: "Il tribunale ha accolto le motivazioni della difesa, la violazione del diritto marocchino è stata riconosciuta, ma non nelle indicazioni della prima condanna. La ragazza è libera". Per poi aggiungere: "Siamo molto contenti, la collaborazione istituzionale tra i due Paesi è molto forte in questo. Credo che sia stato fatto un ottimo lavoro. Ho lavorato di comune accordo con il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, con cui mi sono sentito ogni giorno, ma anche con l'ambasciata in questo Paese che tiene a cuore il rapporto con l'Italia, che è molto solido".

Alla domanda se la ragazza abbia già abbandonato il carcere il sottosegretario ha risposto che uscirà nel pomeriggio. E ancora: "La sentenza è stata letta, c'era il papà con noi che l'aspettava. Adesso uscirà dal carcere e riprenderà la piena libertà". Tornerà in Italia? "Deciderà lei. Deve tornare a sorridere, diciamo così", ha concluso il sottosegretario.

Nazih si trovava in un carcere marocchino dallo scorso giugno, quando era arrivata nel Paese per trascorrere le vacanze. Era stata prelevata dalla casa del padre dove si trovava e condannata a tre anni e mezzo di carcere per una vignetta diffusa nei social nel 2019 in cui ironizzava su un versetto del Corano. Post che era finito all'attenzione di un'associazione religiosa, che l'aveva a sua volta denunciato al governo.

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