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Crisi di governo 2019

I 20 punti del programma di governo che il M5S ha affidato al premier incaricato Conte

La lista che il M5S vorrebbe fosse inserita nel programma di governo è stata aggiornata con nuovi punti: ne sono stati aggiunti dieci. Di Maio ha lasciato sul tavolo del presidente del Consiglio il nuovo documento i venti punti, che vanno dallo stop alla vendita degli armamenti ai Paesi in guerra fino alla protezione degli animali.
A cura di Annalisa Cangemi
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Durante le consultazioni alla Camera il leader politico del M5S ha affidato al presidente del Consiglio Giuseppe Conte un documento che contiene 20 punti, che il M5S ha chiesto vengano inclusi nel programma del nuovo governo. Un elenco raddoppiato, rispetto ai dieci punti che Di Maio aveva esposto durante il primo giro di consultazioni al Quirinale. E Di Maio ha ribadito che si tratta di punti imprescindibili, da cui dipende la nascita dell'esecutivo giallo rosso. Il vicepremier uscente non ha usato mezzi termini: "Oggi il presidente incaricato potrebbe dare vita a un nuovo governo, potrebbe nascere un Conte bis. Uso il condizionale – ha continuato Di Maio – perché in qualità di capo politico, siamo stati molto chiari: o siamo d'accordo a realizzare i punti del nostro programma o non si va avanti". Un avvertimento che ha fatto infuriare il Pd.

Si va dallo stop alla vendita degli armamenti ai Paesi belligeranti fino alla protezione degli animali. Vengono incluse in questo nuovo documento le politiche di genere, la tutela dei minori, gli armamenti, gli investimenti da scomputare dai parametri di Maastricht, il futuro dei giovani, che prevede anche la creazione di un fondo previdenziale integrativo pubblico, diritto all'accesso universitario, tutela dei cittadini, utenti e lavoratori, riorganizzazione dei servizi sanitari, tutela degli animali e sostengo alle filiere agricole.

Ecco i punti del documento:

  • 1. Taglio del numero dei parlamentari. Manca un solo voto per completare la riforma, che deve essere un obiettivo di questa legislatura e tra le priorità del calendario in aula.
  • 2. Una manovra equa: stop all'aumento Iva, salario minimo, taglio del cuneo fiscale, sburocratizzazione, famiglie, disabilità e emergenza abitativa.
  • 3. Cambio di paradigma sull'Ambiente. Un'Italia 100% rinnovabile. Dobbiamo realizzare un Green New Deal che nei prossimi decenni porti l'Italia verso l'utilizzo di fonti rinnovabili di energia al 100 per cento. Tutti i piani di investimento pubblico dovranno avere al centro la tutela dell'ambiente, la questione dei cambiamenti climatici e la nascita di nuove imprese legate a questo settore. Basta con inceneritori e trivelle, sì all'economia circolare e alla eco-innovazione. Norme contro l'obsolescenza programmata. Una legge su rifiuti zero ed investimenti pubblici sulla mobilità sostenibile.
  • 4. Una seria legge sul conflitto di interessi e una riforma del sistema radiotelevisivo.
  • 5. Dimezzare i tempi della giustizia e riformare il metodo di elezione del Consiglio superiore della Magistratura. I cittadini e le imprese hanno bisogno di una giustizia efficace e veloce: noi abbiamo pronta una riforma che porta al massimo a 4 anni i tempi per una sentenza definitiva.
  • 6. Autonomia differenziata e riforma degli enti locali. Va completato il processo di autonomia differenziata richiesta dalle regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, istituendo contemporaneamente i livelli essenziali di prestazione per tutte le altre regioni per garantire a tutti i cittadini gli stelli livelli di qualità dei servizi. Va anche avviato un serio piano di riorganizzazione degli enti locali abolendo gli enti inutili.
  • 7. Legalità: carcere ai grandi evasori, lotta alle mafie e ai traffici illeciti. È necessario intervenire per tutelare i cittadini onesti, colpendo innanzitutto i grandi evasori con il carcere. Serve una maggiore tracciabilità dei flussi finanziari e un inasprimento delle pene per i reati finanziari, per contrastare i traffici illeciti delle mafie. Contrasto al fenomeno dell'immigrazione clandestina e della tratta degli esseri umani, con politiche mirate dell'Unione Europea nei Paesi di provenienza e transito. Oltre alla modifica del Regolamento di Dublino.
  • 8. Un piano straordinario di investimenti per il Sud, anche attraverso l'istituzione di una banca pubblica per gli investimenti che aiuti imprese in tutta Italia e che si dedichi a colmare il divario territoriale del nostro Paese.
  • 9. Una riforma del sistema bancario. Serve separare le banche di investimenti da banche commerciali.
  • 10. Tutela dei beni comuni. La scuola pubblica è un bene comune: serve prima di ogni altra cosa una legge contro le classi pollaio e valorizzare la funzione dei docenti. L'acqua è un bene comune: bisogna approvare subito la legge sull'acqua pubblica. La nostra sanità va difesa dalle dinamiche di partito spezzando il legame tra politica regionale e sanità valorizzando il merito. Le nostre infrastrutture sono beni pubblici ed è per questo che va avviata la revisione delle concessioni autostradali. La cittadinanza digitale va riconosciuta ad ogni cittadino italiano dalla nascita per favorire l'accesso alla partecipazione democratica, all'informazione e per favorire la trasformazione tecnologica.
  • 11. Politiche di genere in attuazione dei diritti costituzionali della persona, in conformità ai principi dell'Unione europea; superamento della disparità retributiva, conciliazione vita-lavoro. 12. Tutela dei minori: revisione del sistema degli affidi e delle adozioni, lotta alla dispersione scolastica e al bullismo.
  • 13. Porre fine alla vendita degli armamenti ai Paesi belligeranti, incentivando i processi di riconversione industriale e maggiore tutela e valorizzazione del personale della difesa, delle Forze dell'ordine e dei Vigili del fuoco.
  • 14. Politiche espansive con una quota di investimenti in infrastrutture, in ambiente e in cultura da scomputare dai parametri di Maastricht.
  • 15. Giovani e futuro: innovazione digitale, sviluppo delle imprese e promozione delle eccellenze del Made in Italy, crowdfunding, semplificazione apertura nuove attività, fondo previdenziale integrativo pubblico.
  • 16. Ricerca, università ed alta formazione artistica e musicale: riforma dei sistemi di reclutamento e dell'accesso universitario con ingenti investimenti per garantire pari opportunità di diritto allo studio, di sviluppo e formazione su tutto il territorio nazionale.
  • 17. Tutela del cittadino: del consumatore, del lavoratore, dell'utente dei servizi; il potenziamento della sicurezza sul lavoro e delle infrastrutture e della protezione dalle calamità naturali, con particolare riguardo ad un testo unico per le post emergenze e per la ricostruzione del tessuto infrastrutturale, economico e sociale. Provvedimenti volti alla tutela dei cittadini italiani all'estero e riforma dell'AIRE.
  • 18. Riorganizzazione dei servizi sanitari e socio-sanitari territoriali e riforma del percorso formativo medico: integrazione ospedale-territorio, l'adeguamento del FSN e l'attuazione del Fascicolo Sanitario Elettronico Nazionale. Contrasto al gioco d'azzardo.
  • 19. Tutela degli animali: misure per garantire il rispetto degli animali. Contrasto alle violenze e al maltrattamento, tutela della biodiversità e lotta al bracconaggio.
  • 20. Sostegno ai piani di settore e alle filiere agricole e promozione di pratiche agronomiche e colturali sostenibili e a difesa del suolo.
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