Grillo: “Pd impresentabile, Grasso e Boldrini foglie di fico”

I malumori di Beppe Grillo riguardo il voto di ieri alla Camera e al Senato non sono solo quelli relativi a quanti, tra i senatori del Movimento 5 Stelle, hanno deciso di eleggere Pietro Grasso come presidente. Grillo ha infatti subito attaccato i suoi, parlando di poca trasparenza al Senato, mentre oggi altre critiche sono arrivate per il Partito democratico di Bersani. Sul suo blog scrive di come le cariche alla Camera e al Senato siano ormai archiviate, cariche che comunque “dureranno lo spazio di una legislatura che si annuncia breve”. Dal punto di vista di Grillo il Pd ha giocato, con le candidature di Laura Boldrini e di Pietro Grasso, l’unica carta che gli era rimasta, quella della “foglia di fico”.
“I poteri da monarca del Capo dello Stato” – Franceschini e Finocchiaro "erano indigeribili per chiunque", scrive Grillo: “Sanno di essere impresentabili e quindi devono presentare sempre qualcun altro”. Beppe Grillo, nel suo post, parla anche della eventuale candidatura di Massimo D’Alema al Quirinale e il suo non può che essere un “no” a tale prospettiva. Il portavoce del Movimento 5 Stelle ripercorre prima i “poteri da monarca” del Capo dello Stato in Italia e poi dice la sua su D’Alema: “La sua candidatura sarebbe irricevibile dall’opinione pubblica. Un fiammifero in un pagliaio. Il Paese non reggerebbe a sette anni di inciucio. Un passo indietro preventivo e una smentita, anche indignata per le voci infondate, sarebbero graditi”.