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Green Pass sui trasporti, Regioni vogliono cambiare le regole: “Rischiamo di penalizzare i ragazzi”

“Rischiamo di escludere dei ragazzi dai mezzi pubblici. Se c’è qualche lieve correttivo da mettere in campo facciamolo, non è segno di debolezza”, lo ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, chiedendo al governo di correggere le regole sul Green Pass per i trasporti.
A cura di Annalisa Girardi
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Le Regioni continuano a chiedere una revisione delle regole sul Green Pass, entrate in vigore lunedì scorso, in modo da non penalizzare soprattutto ragazzi e ragazze che prendo i mezzi pubblici per andare a scuola e che, vista la giovane età, non hanno ancora fatto il vaccino. "Rischiamo di escludere dei ragazzi dai mezzi pubblici. Se c'è qualche lieve correttivo da mettere in campo facciamolo, non è segno di debolezza", ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, intervenendo a 24 Mattino su Radio24.

Intanto, dal governo il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha commentato: "È difficile e complicato soprattutto sui mezzi di trasporto. Attraverso la prefettura abbiamo condiviso un piano per fare più controlli, ma andiamo in contro ad un periodo in cui c'è ancora bisogno di un grande senso di responsabilità, ci vuole sforzo da parte di tutti. Parliamo di controlli su una popolazione che per l'87% è vaccinata. Rimane una fetta, una minoranza, e bisogna incrementare controlli anche se non è semplice".

Il governatore del Friuli Venezia Giulia ha poi ribadito: "Il governo sta facendo le sue valutazioni per trovare una soluzione e non penalizzare i ragazzi. Dobbiamo trovare un rimedio". Chiaramente nel frattempo bisogna spingere la campagna vaccinale affinché anche le fasce più giovani della popolazione completino il ciclo vaccinale al più presto. E intanto, proseguire con la somministrazione delle terze dosi.

"Non riusciamo a fare tutti nel mese di dicembre, le dosi le abbiamo ma sono limitate", ha precisato Fedriga commentando l'aumento delle somministrazioni dovuto sia all'ampliamento della platea avente diritto alla terza dose, sia all'incremento nelle prime grazie alle nuove regole sulla Certificazione Covid. "Serve anche il personale, le Regioni stanno facendo molto. Tutte cercano personale, ma non c'è", ha aggiunto. Fedriga, che nei giorni scorsi è stato posto sotto scorta per le minacce No Vax ricevute a causa della sua posizione a favore della campagna vaccinale, ha concluso: "La cosa che mi preoccupa di meno e' essere sotto scorta, mi preoccupa di più affrontare la pandemia sanitaria ed economica".

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