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Covid 19

Green pass, la validità sarà estesa da 9 mesi a un anno per i vaccinati: si attende ok del Cts

Il ministero della Salute attende l’ok del Cts per prolungare la durata del green pass da 9 mesi a un anno. Il via libera potrebbe arrivare già questo venerdì. L’emendamento per prorogare di tre mesi la durata certificato verde sarà inserito nel testo di conversione del decreto varato dal governo lo scorso 6 agosto.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il via libera del Cts alla proroga della durata del green pass, da 9 a 12 mesi, è atteso per questa settimana. Il ministro Speranza ieri ha anticipato che la validità sarà estesa, quasi sicuramente: "Il Green pass dura nove mesi, non escludo che possa essere prolungato. Su questo lavoreremo". Confermata anche la somministrazione della terza dose: "Non abbiamo ancora una indicazione perentoria da Ema e Aifa – ha aggiunto il ministro – sicuramente si partirà con la terza dose per i fragili e poi gradualmente si arriverà anche agli altri".
L'orientamento degli esperti del Cts è quello di dare il via libera al più presto, come ha spiegato il coordinatore Franco Locatelli: "L’ipotesi di estensione a 12 mesi del green pass è più che ragionevole anche alla luce della progressiva acquisizione d’informazioni sulla durata della risposta vaccinale", ha detto oggi un'intervista al Corriere della Sera.

"Si era inizialmente fissata la scadenza ai 6 mesi, e poi spostata a 9, proprio perché quanto dura l’effetto protettivo conferito dal vaccino lo stiamo progressivamente imparando. Le prime vaccinazioni nel mondo sono iniziate all’incirca 10 mesi fa. Non essendoci a oggi evidenza che vi sia una sostanziale perdita dell’effetto protettivo offerta dall’immunizzazione nei primi vaccinati, la scelta di prorogare la scadenza a 12 mesi trova una solida base". Non così invece per i guariti dal virus, il cui green pass dura solo 6 mesi, scaduti i quali per ottenere la certificazione verde l'unica possibilità è vaccinarsi: la somministrazione deve però avvenire entro un anno dalla guarigione dalla malattia. Per questa categoria di persone il ministero della Salute non sta valutando un prolungamento del pass, per cui nell'intermezzo tra la scadenza del pass di sei mesi e il nuovo documento rilasciato dopo la dose di vaccino, l'unico modo per usufruire della certificazione è sottoporsi al tampone, che ha una durata di 48 ore. Eppure è stato lo stesso ministero della Salute ad indicare la possibilità di ritardare l'immunizzazione post guarigione fino a 12 mesi dopo il tampone negativo.

La scelta di prorogare il green pass servirà a coprire, dal punto di vista amministrativo, il personale sanitario e coloro che si sono vaccinati all'inizio del 2021 almeno fino alla fine dell'anno. Senza il prolungamento della durata del pass molti medici e infermieri che lavorano negli ospedali si troverebbero senza il lasciapassare già a ottobre-novembre. In questo modo tutta la popolazione vaccinata potrà utilizzare la certificazione verde almeno per tutto il 2021, senza il rischio di creare il caos negli ospedali e nei luoghi pubblici, in cui documento sarà richiesto. Il problema riguarda anche il personale della scuola, che si è immunizzato in primavera: alla fine dell'anno in molti si troverebbero già senza le carte in regola per lavorare a contatto con gli studenti. La terza dose infatti per il momento verrà destinata solo ai soggetti fragili.

L'emendamento per prorogare di tre mesi il certificato sarà inserito nel testo di conversione del decreto varato dal governo lo scorso 6 agosto: dopo un passaggio alla Camera e al Senato l'iter potrebbe concludersi entro settembre, scadenza fissata anche dal commissario straordinario Figliuolo per raggiungere la copertura vaccinale pari all'80% della popolazione italiana.

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