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Governo e Pd litigano per la percentuale di frutta nei succhi

È scontro tra governo e Pd su un emendamento dei Democratici che prevede l’innalzamento della quota minima di frutta nelle bevande al 20%
A cura di A. P.
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Governo e Partito Democratico  sul piede di guerra per i succhi di frutta. Il tutto ha avuto inizio con la presentazione in Commissione affari costituzionali della Camera di un emendamento  che prevede l'innalzamento della percentuale minima di frutta nei succhi dall'attuale 12% al 20%. Sull'emendamento presentato dai deputati del Pd Nicodemo Oliverio e Michele Anzaldi è stato però espresso parere contrario dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Sandro Gozi scatenando le polemiche. L'emendamento già lo scorso gennaio aveva provocato tensioni nella maggioranza quando era passato in commissione Agricoltura, nonostante il parere contrario del governo Letta. Naturalmente dopo il no del Governo molti deputati del Partito Democratico sono insorti scagliandosi contro il Ministro delle Politiche agricole, il collega di partito Maurizio Martina.

"È singolare l'atteggiamento che Martina sta tenendo sulla quota minima di frutta. Governo e parlamento rispettino il parere espresso dalla competente commissione Agricoltura" hanno attaccato i deputati Pd Michele Anzaldi e Stefania Covello, aggiungendo: "L'aumento della quota minima di frutta al 20% è stata una grande vittoria del Pd, nell'ottica di garantire i consumatori e dare un sostegno concreto ai produttori italiani. Risulta poco comprensibile ora un veto che va incontro alle richieste delle grandi multinazionali".

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