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Governo cambia versione finale del Pnrr: testo inviato a Ue diverso da quello approvato da Camere

La versione finale del Piano nazionale di ripresa e resilienza, quella inviata dal governo Draghi alla Commissione europea, differisce in parte dal testo discusso e approvato in Parlamento: come denuncia Openpolis, infatti, tra i due documenti ci sarebbero differenze “sostanziali”, con un cambio di destinazione per 400 milioni di euro. Ma con una redistribuzione che, in realtà, viene in parte compensata da un cambiamento anche per i fondi complementari.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il Piano nazionale di ripresa e resilienza cambia, anche dopo l’approvazione del Parlamento. Secondo quanto sottolinea Openpolis, il governo Draghi ha modificato alcuni importi relativi al Pnrr prima dell’invio del testo definitivo alla Commissione europea. La discussione in Parlamento si è conclusa il 27 aprile, ma il testo è poi tornato in Consiglio dei ministri, con qualche piccola revisione denunciata da Openpolis, che chiede all’esecutivo di fare maggiore chiarezza. Il governo ha pubblicato sul sito di Palazzo Chigi il comunicato attraverso il quale diffondeva il testo poi inviato a Bruxelles, un documento che sembrava uguale a quello discusso in Parlamento ma che, in realtà, è stato modificato “per tre volte nel giro di poche ore”. Le modifiche vengono ritenute non solamente formali “ma sostanziali”, da Openpolis: “Da una versione all’altra alcune risorse sarebbero state dirottate su altre voci di spesa. Una variazione complessiva vicina al mezzo miliardo di euro”. Si parla, precisamente, di 410 milioni di euro. Che in effetti sono stati spostati su diverse voci, con una parziale sostituzione delle risorse previste dal Recovery con i fondi complementari.

L’approvazione in Parlamento e la consegna del Pnrr

La consegna del Pnrr doveva avvenire entro il 30 aprile, ma prima serviva l’approvazione del Parlamento, che ha però avuto pochissimo tempo per discuterne. Il 26 aprile il testo è approdato alla Camera e le opposizioni hanno denunciato in Aula come il testo inviato ai parlamentari solo pochissimi giorni prima fosse stato modificato dopo l’inizio della discussione. Nonostante questo si è arrivati alla votazione del Parlamento, con un successivo nuovo Consiglio dei ministri convocato il 29 aprile, dopo l’approvazione delle Camera. A quel punto, ricostruisce Openpolis, il documento non è ancora stato pubblicato sul sito della Commissione. Il testo viene pubblicato il 5 maggio sul portale del governo, che ha però poi modificato il pdf: prima era di 273 pagine, poi è diventato di 269. Il link, poi, cambia di nuovo dopo tre ore, spiega ancora Openpolis.

Pnrr, i 400 milioni di euro spostati da una missione all’altra

Come sottolineato da Openpolis, ci sarebbero quindi delle differenze “sostanziali” tra la prima la terza versione. Erano infatti previsti 40,73 miliardi destinati alla missione sulla Digitalizzazione, che sono poi diventati 40,32 nel testo inviato alla Commissione. La differenza è di 410 milioni di euro, così redistribuiti: 270 sono andati nella missione Infrastrutture (alla componente Intermodalità e logistica integrata, quasi raddoppiata per un totale di 630) milioni) e altri 140 alla Transizione ecologica (alla componente Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici).

In effetti, come sottolinea Openpolis, le differenze ci sono e sono riscontrabili dalla versione precedente – quella approvata in Parlamento – disponibile sul sito della Camera. Per la digitalizzazione in questa versione risultano 40,73 miliardi e non 40,32 come nella versione finale. Va anche detto, però, che rispetto alla versione pubblicata dalla Camera cambia qualcosa anche relativamente ai fondi complementari, che passano da 30,64 a 30,62 miliardi. Sulla cifra definitiva il cambio non è sostanziale, ma sulle singole missioni (e componenti) la differenza è evidente: per esempio per la Digitalizzazione si passa da 8,54 a 8,74 miliardi, per la Transizione ecologica da 9,32 a 9,16, per le Infrastrutture da 6,33 a 6,06 e per l’Inclusione e coesione sociale da 2,56 a 2,77. Con un parziale riequilibrio dei cambiamenti apportati sui fondi relativi al Pnrr vero e proprio: le risorse aggiunte al Pnrr sono state eliminate dai fondi complementari.

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