G8 Genova, governo propone conciliazione amichevole: 45mila euro alle vittime di Bolzaneto

Il governo italiano, attraverso il Ministero degli Esteri, ha inviato una lettera alla Commissione Europea per i diritti dell'uomo proponendo, in base all'articolo 39 della Commissione Europea per i diritti umani, una "conciliazione amichevole" quale modalità di risarcimento per i "danni morali" subiti dalle vittime di Bolzaneto al G8 di Genova del luglio 2001. Gli attivisti fecero ricorso al tribunale europeo per le violenze subite all'interno della caserma di polizia.
L'obiettivo della "conciliazione amichevole" è quello di chiudere il primo dei due ricorsi presentati da 31 persone contro il governo italiano per la mancata munizione nei confronti dei responsabili degli abusi perpetrati a Bolzaneto 15 anni fa durante il G8: dal canto suo l'esecutivo ha proposto di pagare 45mila euro per ciascuna vittima, la stessa cifra stabilita dalla sentenza che nell'aprile dello scorso anno ha dato ragione ad Arnaldo Cestaro, l'allora 62enne veneto tra le vittime dell’irruzione, picchiato e arrestato illegalmente all’interno della scuola Diaz.
I manifestanti parti civili nei processi che si sono celebrati in Italia sono un centinaio: hanno presentato ricorso alla Corte Europea per i Diritti Umani per violazione dell'art. 3 dell'omonima Convenzione, quello che proibisce la tortura e impone una sanzione effettiva per i responsabili. Sia nel caso di Bolzaneto che della scuola Diaz i giudici italiani hanno qualificato le violenze commesse come "tortura", reato che però non è mai stato introdotto nell'ordinamento italiano. Per questo i responsabili non sono mai stati condannati penalmente.