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Fine vita, europee, Ucraina, sanità e salario minimo: cosa ha detto Elly Schlein al ritiro Pd a Gubbio

La leader dem attacca il governo Meloni chiudendo il seminario del Pd a Gubbio: “Vogliono aumentare le diseguaglianze e schiacciare la povertà – attacca Schlein – Possono raccontare tutte le balle che vogliono, ma la destra non finanzia la sanità pubblica, così chi è ricco salta la fila e chi è povero rinuncia a curarsi”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Dai migranti alle elezioni europee, dalla sanità all'Ucraina. E poi il fine vita, l'autonomia, il salario minimo e l'ironia sugli avversari di centrodestra. Nel suo intervento conclusivo al seminario dei deputati del Partito Democratico a Gubbio, Elly Schlein tocca un po' tutti i temi di attualità, a partire da una riflessione sul governo Meloni, accusato di non rappresentare la destra sociale: "Tutto quello che hanno fatto va nella opposta direzione, in nella direzione di aumentare le diseguaglianze e schiacciare la povertà". Il salario minimo resta "la prima battaglia, fatta con le altre forze di opposizione, che è entrata nelle case e ha fatto discutere nei luoghi di lavoro – dice Schelin – finalmente, in tema di identità, battaglie che tutti capiscono". Ora non bisogna mollarla.

C'è poi la "difesa della sanità pubblica", per cui il governo ha "ridotto la spesa". E attacca: "Possono raccontare tutte le balle che vogliono, ma la percentuale della spesa sanitaria rispetto al Pil sta diminuendo, la destra non finanzia la sanità pubblica, chi è ricco salta la fila e chi è povero rinuncia a curarsi". Poi passa alle elezioni europee: durante la campagna, il Pd chiederà che il Next Generation Eu diventi strutturale, con i pilastri che dovranno restare conversione ecologica, transizione digitale e lotta alle diseguaglianze. Il candidato del Pse alla presidenza della Commissione sarà Nicolas Schmit, il commissario europeo per il lavoro.

In Europa sarà fondamentale la politica estera: "Dobbiamo contentare a insiste sul supporto all'Ucraina, non deve esserci e non c'è alcuna ambiguità, ma dobbiamo pretendere un supporto diplomatico dell'Ue più forte – dice Schlein – In Medio Oriente dobbiamo come Ue dare il nostro contributo o ci condanniamo all'irrilevanza, noi chiediamo da tempo il cessate il fuoco. È una condizione per liberare gli ostaggi di Hamas". E sempre nell'Unione europea, la leader del Pd dice di stare attenti alla concorrenza fiscale spietata tra gli Stati.

"I decreti sicurezza di Salvini hanno prodotto insicurezza, la destra da sempre scrive normative che creano irregolarità – attacca Schlein – Oggi e domani nell'incontro al Nazareno ci occuperemo di come riscrivere la legge criminogena Bossi-Fini". E ancora: l'autonomia? "È un tentativo di secessione". Mentre sull'ex Ilva bisogna "aumentare la partecipazione pubblica, assumere il controllo strategico e assicurare l'occupazione".

"Siamo qua per rilanciare alcune proposte di legge, come quella per assicurare un fine vita dignitoso, è parte del programma del Pd, della mia mozione – dice Schlein – È un'occasione persa, quella del Veneto, che voleva solo dare dei percorsi attuando quanto previsto dalla corte. Che la destra abbia sconfessato Zaia non stupisce, ma è una ferita che ci sia stato un voto del Pd. Se il gruppo del Pd vota a favore e ti chiede di uscire dall'aula, è giusto uscire dall'aula, perché l'esito di quella scelta cade su tutti. Siamo per la regolamentazione del fine vita". La leader dem si riferisce al caso della legge bocciata in Veneto.

"La spa è chiusa ma penso che nessuno di noi abbia portato né il costume né la pistola – conclude Schlein ironizzando sul caso Pozzolo siamo qua per parlare di altro e per affrontare i problemi concreti". Poi la chiusa citando il famoso Frecciarossa di Lollobrigida: "Se tornate in treno non lo fermate, andate dritti, ne abbiamo viste di tutti i colori".

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