Lotito (FI) vuole togliere il divieto di pubblicità su gioco d’azzardo: Meloni prometteva di combatterlo

Via il divieto di pubblicità su gioco d'azzardo e scommesse. È una richiesta di Forza Italia, a firma del senatore Claudio Lotito, finita in manovra tra gli emendamenti segnalati, le proposte dei partiti che saranno esaminate con priorità. Il divieto verrebbe cancellato per le pubblicità indirette, quella legata per esempio alle sponsorizzazioni di squadre o eventi.
Una proposta che sembra andare in direzione opposta rispetto a quello che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, quando da parlamentare, nel 2015, dichiarava in Aula: "Possiamo trattare il gioco d'azzardo come le sigarette? Possiamo vietare la pubblicità del gioco d'azzardo? Possiamo scrivere come facciamo sui pacchetti di sigarette che il fumo provoca il cancro, le slot machine producono miseria, povertà, droga, suicidio?".
La posizione di Meloni era condivisa anche dall'attuale vicepremier Matteo Salvini: "A me piacerebbe un Paese che non campa sul gioco d'azzardo, sulle slot machine, il videopoker. Rottamiamo le slot machine e il videopoker, che rovinano milioni di persone. Perché uno Stato che campa sul gioco d'azzardo è uno Stato fallito", tuonava Salvini in un comizio.
Ora invece la maggioranza, grazie alla proposta degli azzurri, potrebbe riconsiderare queste opinioni, con una proposta che vuole eliminare lo stop agli spot che pubblicizzano proprio il gioco d'azzardo, dimenticando gli allarmi sulla ludopatia e sui rischi per la salute dei cittadini. La proposta per la verità è un vecchio pallino di Lotito, che già nel 2023 proponeva – allora con un emendamento al Milleproroghe, di abrogare il divieto di fare pubblicità per le società di scommesse, proprio per quanto riguarda la parte indiretta. Si tratta di un divieto era stato introdotto nel 2018 dal primo governo di Giuseppe Conte, con il decreto Dignità, proprio per contrastare la ludopatia.
A marzo scors la Commissione Cultura e Istruzione del Senato aveva già approvato una risoluzione che impegnava il governo a riformare le regole del calcio italiano, in particolare abrogando il divieto di pubblicità delle scommesse sportive e dei giochi con vincite in denaro. La risoluzione in questione non prevedeva esplicitamente la rimozione del divieto, ma solo di "valutare la modifica" dell’articolo 9 del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 87, cioè appunto il decreto Dignità, che vieta "qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro" proposta su qualunque mezzo di comunicazione e durante le manifestazioni sportive, artistiche o culturali.
Cosa dice l'emendamento di Lotito su scommesse e gioco d'azzardo
Il senatore Lotito chiede sostanzialmente di cancellare il divieto alle pubblicità in forma indiretta di scommesse o gioco d'azzardo prevista anche per "le manifestazioni sportive, culturali o artistiche, le trasmissioni televisive o radiofoniche, la stampa quotidiana e periodica, le pubblicazioni in genere, le affissioni e i canali informatici, digitali e telematici, compresi i social media". La proposta di modifica alla legge di Bilancio chiede di abrogare la previsione di divieto di pubblicità ‘anche indiretta'. Resterebbe invece lo stop per quella diretta.
M5s: "Meloni farà finta di niente?"
"Forza Italia vuole riportare l’azzardopoli nel calcio cancellando il divieto di pubblicità indiretta alle scommesse. È l'ennesimo tentativo che fanno per regalare questa marchetta ai club multimilionarii di Serie A. Il tutto mentre l’azzardopatia cresce, soprattutto tra i giovani. E Giorgia Meloni? Dov’è finita quella che urlava in Parlamento contro il gioco d’azzardo? Adesso che il suo alleato tenta l’ennesima marchetta, lo fermerà o farà finta di niente? Se passa questa schifezza, il messaggio è chiaro: la salute degli italiani vale meno delle sponsorizzazioni sulle maglie", ha commentato il capogruppo M5S in commissione cultura al Senato Luca Pirondini.