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Fase 2, ordinanza della Regione Emilia-Romagna, cosa cambia dal 18 maggio

La nuova ordinanza emanata dal presidente Bonaccini stabilisce che da oggi in Emilia-Romagna le spiagge sono accessibili, ma per l’apertura degli stabilimenti balneari si dovrà attendere il 25 maggio. Resta l’obbligo di mascherina nei locali aperti al pubblico e nei luoghi all’aperto dove non sia possibile mantenere la distanza di un metro.
A cura di Annalisa Cangemi
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Da oggi, 18 maggio, cessano in Emilia-Romagna sono cessate tutte le limitazioni per circolare all'interno del territorio regionale, ma sono consentiti anche gli spostamenti delle persone oltre i confini regionali, tra territori comunali o provinciali limitrofi, per far visita ai congiunti (previa comunicazione congiunta da parte dei Presidenti delle Regioni, dei Presidenti delle Province o dei Sindaci dei Comuni tra loro confinanti ai Prefetti competenti). Restano le norme di distanziamento sociale e il divieto di assembramento.

"Segnalo che il protocollo unico per le regioni, che ci ha chiesto il presidente del Consiglio sabato di portare ad una sintesi unitaria, è stato validato dai responsabili dei sistemi regionali, e segnalo anche che dentro quei protocolli la gran parte delle restrizioni sono presenti, ci sono piccole variazioni", ha spiegato il presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, intervenuto a ‘L'Aria Che Tira' su La7.

"Mettiamo al centro i fatti, siamo 20 regioni e due province autonome, Bolzano può fare leggi, la Calabria ha fatto una unica ordinanza che io stesso alla mia amica Iole Santelli ho detto che era un errore, ma se vi dico che il 95% delle ordinanze che in tre mesi le regioni hanno fatto sono state giudicate dal Governo conforme ai decreti, significa che alla fine ci si è comportati in maniera corretta", ha aggiunto.

Questa nuova ordinanza, arrivata subito dopo il decreto del governo sulla fase due, in vigore da oggi, di fatto ha aperto ai collegamenti con la Lombardia. Da oggi riaprono i negozi, mercati, bar, ristoranti, parrucchieri, centri estetici, tatuatori, alberghi, strutture ricettive all'aria aperta. Nel rispetto delle linee guida nazionali, apriranno anche musei, biblioteche, archivi, complessi archeologici e monumentali. La riapertura di altre attività è invece prevista per il 25 maggio: gli stabilimenti balneari, secondo le regole fissate nel protocollo regionale già approvato; palestre, piscine, centri sportivi (anche per allenamenti di squadra); attività corsistiche (dalle lingue straniere alla musica); centri sociali e circoli ricreativi; parchi tematici, di divertimento e luna park. Tuttavia, per tutte queste attività, si legge nell'ordinanza, servirà prima l'adozione di uno specifico protocollo regionale per ognuna, nel rispetto dei principi contenuti nelle linee guida nazionali definite d'intesa fra Governo e Regioni.

Dall'8 giugno, sempre previa adozione di uno specifico protocollo regionale, potranno invece ripartire i centri estivi e per i minori di età superiore a tre anni.

Cosa dice la nuova ordinanza per l'Emilia-Romagna

L'uso della mascherina è ancora obbligatorio in Emilia-Romagna nei locali aperti al pubblico e nei luoghi all'aperto dove non sia possibile mantenere la distanza di un metro.

Rispetto agli spostamenti, come si diceva, da oggi cessano di avere effetto tutte le misure limitative della circolazione all'interno del territorio regionale. Inoltre è ammesso lo spostamento anche al di fuori della Regione, non oltre la provincia o il comune confinante, da parte di residenti in province o comuni collocati a confine tra Emilia Romagna e altre Regioni, previa però comunicazione congiunta ai Prefetti competenti da parte dei presidenti delle Regioni, dei presidenti delle Province o dei sindaci dei Comuni tra loro confinanti.

Da oggi riprendono molte attività, tra cui: commercio al dettaglio in sede fissa, commercio su aree pubbliche (mercati, posteggi fuori mercato e chioschi) agenzie di servizi (a titolo di esempio, agenzie di viaggio e agenzie immobiliari), servizi di somministrazione di alimenti e bevande ed attività, anche artigianali, che prevedono l’asporto e il consumo sul posto (come bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie); ripartono barbieri, parrucchieri centri estetici, centri tatuatori e piercing.

E ancora via libera alle attività ricettive alberghiere, alle strutture ricettive all’aria aperta, ai musei e agli altri istituti e luoghi della cultura. Da oggi i cittadini potranno anche andare nelle spiagge libere.

Come cambiano i trasporti

Da oggi i servizi di trasporto pubblico dovranno rimodulare l'offerta in considerazione della riapertura di molte attività produttive nella Regione.

Il servizio ferroviario regionale dovrà essere potenziato, adeguando l'offerta con un servizio a cadenza almeno oraria sulle relazioni principali, "attestandosi sul valore del 70% dei servizi effettuati nel periodo pre-emergenza".

Aumenteranno anche le corse previste dal servizio pubblico locale automobilistico: "le Agenzie locali per la mobilità, in accordo con le Società di gestione, adeguano i servizi offerti in coerenza con la domanda attesa, almeno con la programmazione estiva, e coordinando nei servizi extraurbani aumenti di servizio per particolari attrattori di poli produttivi". Obbligatoria la sanificazione e all'igienizzazione dei locali e dei mezzi di trasporto, "che deve essere appropriata e frequente, almeno una volta al giorno". Per quanto riguarda il trasporto pubblico automobilistico, oltre all'isolamento del posto di guida e al distanziamento fisico dai passeggeri, bisognerà organizzare la salita e la discesa dei passeggeri dal mezzo in modo che avvenga secondo flussi separati; previsto inoltre un tetto massimo di passeggeri sugli autobus; sospesa la vendita a bordo dei titoli di viaggio da parte degli autisti: i passeggeri dovranno preferibilmente dotarsi del titolo di viaggio prima della salita sul mezzo.

Cosa riapre dal 25 maggio

Come spiega l'ordinanza, solo a partire dal 25 maggio ci sarà il disco verde per le altre attività:

  • Stabilimenti balneari, (le spiagge libere sono accessibili da oggi).
  • L'attività sportiva di base e attività motoria, anche in forma di allenamento collettivo di squadra, svolte presso palestre, piscine, centri e circoli sportivi, pubblici e privati, ovvero presso altre strutture ove si svolgono attività dirette al benessere attraverso l’esercizio fisico.
  • Le attività corsistiche (come lingue straniere, musica, fotografia, nautica), previa adozione di specifico protocollo regionale e nel rispetto dei principi contenuti nelle linee guida nazionali, fermo restando quanto previsto nelle disposizioni nazionali in materia di scuola, formazione e autoscuole;
  • Attività dei centri sociali, dei circoli culturali e ricreativi, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento.
  • Attività dei parchi tematici, parchi divertimento, e luna park.
  • Attività ricettive extralberghiere e altre tipologie ricettive. Si aggiunge che "dette strutture possono comunque esercitare l’attività dal 18 maggio 2020 nel rispetto dei principi contenuti nelle linee guida nazionali".

ordinanza emilia

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