Draghi alla premier Marin: “Italia appoggia la domanda di adesione alla Nato di Svezia e Finlandia”

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha accolto a Palazzo Chigi la prima ministra della Finlandia, Sanna Marin. Durante la visita si è parlato, ovviamente, della richiesta di ingresso nella Nato, su cui oggi è arrivata l'ufficialità: "Il nostro colloquio avviene in un momento storico per l’Europa e per la Finlandia – ha cominciato Draghi – La richiesta di adesione alla Nato è una chiara risposta all’invasione russa dell’Ucraina e alla minaccia che rappresenta per la pace in Europa, per la nostra sicurezza collettiva". E ha chiarito subito: "L’Italia appoggia con convinzione la decisione della Finlandia, così come quella della Svezia. Sono due Stati membri dell’Unione europea, che già cooperano strettamente con la Nato, della quale condividono i valori fondanti e di cui contribuiranno a rafforzare le capacità".
Draghi ha spiegato che c'è tutta l'intenzione di "velocizzare le procedure interne per rendere l’adesione effettiva nel più breve tempo possibile" e l'intenzione è di "sostenere la Finlandia e la Svezia in questo periodo di transizione". Poi il presidente del Consiglio ha fatto un passo indietro: "Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, i nostri Paesi sono compagni di strada. Italia e Finlandia sono stati ammessi alle Nazioni Unite nello stesso anno, nel 1955. I rapporti bilaterali sono eccellenti e negli ultimi anni hanno visto un progressivo rafforzamento, in particolare sul piano economico e commerciale. Auspico possano consolidarsi ulteriormente, soprattutto in settori innovativi come la farmaceutica, le biotecnologie, l’elettronica".
"Nel 1995 la Finlandia è entrata a far parte dell’Unione europea e da allora collaboriamo in modo molto stretto anche in questa sede – ha continuato Draghi – Nelle scorse settimane abbiamo mostrato grande unità nel condannare la Russia, sostenere l’Ucraina, cercare una soluzione negoziale alla crisi in corso. Intendiamo continuare a farlo, a partire dal Consiglio Europeo straordinario di fine mese". Allo stesso tempo "dobbiamo muoverci per sostenere le famiglie e le imprese europee in questa fase di rallentamento. Il Next Generation EU è una straordinaria occasione per riformare le nostre economie e mettere in campo gli investimenti necessari a renderle più eque, competitive, sostenibili. L’Italia è consapevole di questa sfida. Vogliamo muoverci con rapidità ed efficienza e utilizzare al meglio le risorse che abbiamo a disposizione".
"Allo stesso tempo, sappiamo bene che il percorso di integrazione europea, che Italia e Finlandia sostengono, non è completo – ha insistito Draghi – La guerra in Ucraina ci mette davanti a sfide strategiche enormi, che non possiamo affrontare da soli, con i singoli bilanci nazionali. Dobbiamo adottare strumenti aggiuntivi, per contenere l’impatto dei costi dell’energia e investire nella transizione energetica, nella ricostruzione dell’Ucraina. E dobbiamo costruire una vera difesa europea, complementare alla NATO, per contribuire alla protezione dei nostri valori fondanti, delle nostre istituzioni. Questo è il momento delle scelte e vogliamo che l’Unione europea scelga di essere protagonista".