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Pensioni

Di quanto aumentano le pensioni nel 2025, chi ci guadagna e chi ci perde di più

A partire dall’anno prossimo arriva una rivalutazione per le pensioni: quelle medio-basse avranno un “recupero integrale” dell’inflazione, come ha sostenuto il ministro dell’Economia Giorgetti. La stessa cosa è avvenuta anche gli scorsi anni. Ma poiché nel 2024 l’inflazione è stata piuttosto bassa, gli aumenti saranno limitati.
A cura di Luca Pons
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A breve entreremo nel 2025, e come tutti gli anni per i pensionati questo significa anche una rivalutazione al rialzo degli assegni, per tenere il passo con l'inflazione. Come è noto, le novità inserite nella legge di bilancio per le pensioni sono poche. L'aumento della pensione in base all'andamento dei prezzi, però, avviene anche a prescindere dalla manovra. Per il 2025, è già stabilito che l'inflazione da recuperare è dello 0,8%, e se il dato definitivo dovesse essere più alto ci sarà un conguaglio alla fine del prossimo anno. Ma solo gli assegni più bassi recupereranno al 100% l'inflazione: gli altri dovranno accontentarsi di una percentuale ridotta. Ecco come cambieranno le pensioni da gennaio 2025.

Come cambiano gli assegni delle pensioni nel 2025

È vero, come ha affermato il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti in Senato, che l'anno prossimo sarà garantito "il recupero integrale, per le pensioni medio-basse, dell’inflazione registrata e non solo". Infatti, le pensioni al di sotto di una certa soglia recupereranno tutta l'inflazione, mentre le pensioni minime avranno un surplus aggiuntivo (che però, visto che scadono altri bonus già in vigore quest'anno, di fatto porterà a un incremento di meno di due euro).

Chi invece prende più di quattro volte la pensione minima avrà un taglio della rivalutazione. Il taglio sarà meno drastico rispetto agli scorsi anni, quando i più benestanti avevano recuperato meno del 30% dell'inflazione. La suddivisione sarà questa:

  • chi prende fino a quattro volte la pensione minima (quindi fino a 2.394,44 euro lordi al mese) avrà tutta l'inflazione, quindi un aumento dello 0,8%
  • chi prende tra tra quattro e cinque volte la pensione minima (cioè tra 2.394,44 euro e 2933,06 euro lordi) avrà solo il 90% dell'inflazione, quindi un aumento dello 0,72%
  • chi prende oltre cinque volte la pensione minima avrà solamente il 75% dell'inflazione, e quindi un aumento dello 0,6%

La rivalutazione della pensione funziona come il calcolo dell'Irpef da versare, per scaglioni. Ad esempio, chi ha una pensione da 3mila euro lordi al mese avrà l'intero +0,8% sui primi 2.394,44 euro dell'assegno, un +0,72% per quanto riguarda la cifra tra 2.394,44 e 2933,06 euro, e solamente un +0,6% per gli ultimi settanta euro circa di assegno. Gli aumenti, visto il livello decisamente basso dell'inflazione, saranno contenuti: si parla di 8 euro al mese (lordi) per chi ne prende mille, 12 euro per chi ne prende 1.500. Anche guardando a importi ben più alti, come alle pensioni da 4mila euro, l'aumento sarà di poco meno di 30 euro al mese.

Di quanto salgono le pensioni minime

L'unica eccezione per quanto riguarda questi aumenti è quella delle pensioni minime. Infatti, chi prende l'assegno minimo non riceverà solamente l'aumento legato all'inflazione (+0,8%), ma anche un surplus pari a +2,2%. Allo stesso tempo, però, la legge di bilancio non ha confermato un bonus del 2,7% che era in vigore quest'anno.

Così, concretamente, l'effetto sarà un aumento di appena 1,90 euro al mese. Infatti, l'importo nel cedolino passerà da 614,177 a 616,67 euro al mese. Questo è probabilmente ciò a cui si riferiva il ministro Giorgetti quando ha detto che le pensioni medio-basse avranno un recupero integrale dell'inflazione "e non solo", perché c'è anche l'incremento aggiuntivo del 2,2%. Nella sostanza, però, come visto si tratterà di pochi euro.

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