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Pensioni

Di quanto aumentano le pensioni 2026 con la rivalutazione degli assegni: le simulazioni degli importi

Nel 2026 la rivalutazione delle pensioni potrebbe essere dell’1,4% o dell’1,5%, a seconda di come andrà l’inflazione in questi ultimi mesi dell’anno. Per gli assegni significa un aumento contenuto: circa 14 euro per una pensione da mille euro, circa 21 euro per chi ne guadagna 1.500 e così via. Ecco le simulazioni, in attesa della decisione ufficiale dell’Inps.
A cura di Luca Pons
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Da gennaio 2026, come sempre, scatterà la rivalutazione degli assegni pensionistici. L'importo della pensione aumenterà per tenere il passo con l'inflazione, anche se probabilmente l'aumento sarà molto contenuto. Rispetto alle simulazioni delle scorse settimane, gli esperti ora stimano che l'incremento sarà tra l'1,4% e l'1,5%. Detta in termini concreti: circa 14 euro al mese per chi ne prende mille di pensione, circa 21 euro per chi ne guadagna 1.500, circa 28 euro per chi oggi ha un assegno da 2mila euro.

Per le pensioni minime, dato che non ci sono novità nella manovra 2026, si prospetta un aumento da meno di quattro euro al mese. Ecco le simulazioni finora, in attesa che l'Inps comunichi ufficialmente la percentuale di rivalutazione degli assegni pensionistici.

Come calcolare la rivalutazione delle pensioni 2026 in base all'inflaizone

Come detto, al momento sembra probabile che la rivalutazione sarà tra l'1,4% e l'1,5%. Si possono fare delle ipotesi immaginando che arrivi all'1,4%, e sapendo che potrebbe rivelarsi leggermente più alto. Come avvenuto quest'anno, e previsto dalla legge, solo chi prende una pensione fino a quattro volte il minimo Inps avrà la piena rivalutazione: gli altri dovranno accontentarsi di una percentuale ridotta.

La rivalutazione varrà il 90% dell'inflazione per chi prende tra quattro e cinque volte il minimo Inps, e il 75% dell'inflazione per chi supera questa soglia. Detta in termini più concreti:

  • Per chi ha una pensione fino a 2.413,60 euro al mese (lordi), la rivalutazione varrà l'1,4% dell'importo attuale;
  • Per chi ha una pensione tra 2.413,61 euro e 3.107 euro al mese, la rivalutazione varrà l'1,26% dell'importo attuale;
  • Per chi ha una pensione oltre i 3.017 euro al mese, la rivalutazione varrà l'1,05% dell'importo attuale.

Le simulazioni degli assegni pensionistici 2026 in base all'importo

Va tenuto a mente che l'aumento percentuale si applica per scaglioni: i ‘primi' 2.413,60 euro saranno aumentati dell'1,4%, poi scatterà l'aumento ridotto dell'1,26%, e solo alle somme che superano i 3.107 euro si applicherà la rivalutazione dell'1,05%. Questo (sempre tenendo a mente che la percentuale alla fine potrebbe essere leggermente più alta, a seconda dei calcoli dell'Inps) permette di simulare l'aumento di alcuni assegni.

Per esempio, da gennaio 2026:

  • Chi ha una pensione da mille euro al mese si ritroverebbe a intascarne 1.014 al mese;
  • Chi prende 1.500 euro di pensione arriverebbe a 1.521 euro;
  • Chi guadagna 2mila euro al mese andrebbe a 2.208 euro al mese.
  • Chi ha una pensione da 2.500 euro al mese andrebbe a 2.534,88 euro;
  • Chi guadagna 3mila euro al mese salirebbe a 3.041,18 euro;
  • Chi prende 3.500 euro di pensione ne otterrebbe 3.546,46.

Le somme citate sono sempre lorde, quindi senza tenere conto delle tasse.

Quanto aumentano le pensioni minime

Un capitolo a parte è quello delle pensioni minime. La legge di bilancio per il 2026 non prevede degli aumenti straordinari, quindi resteranno in vigore quelli già decisi negli scorsi anni. Attualmente, l'importo della pensione minima Inps è di 603,40 euro, ma la somma effettivamente incassata è più alta grazie alla percentuale di maggiorazione del 2,2%: in pratica i pensionati ricevono a 616,67 euro.

L'anno prossimo sparirà l'aumento del 2,2%, sostituito da un più ridotto dell'1,3%. Se a questo si somma la rivalutazione per l'inflazione, che come detto si può simulare all'1,4%, si arriva in totale a 619,79 euro al mese. Se anche la rivalutazione fosse dell'1,5% cambierebbe poco: circa 620,41 euro. Insomma, l'aumento che vedrà chi prende la pensione minima sarà di circa 3,50 euro al mese.

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