Di Maio in Ucraina: “A Irpin un massacro, sosteniamo ancora Kiev. Sta difendendo tutta Europa”

Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, si trova in Ucraina. Ha visitato la città di Irpin e poi, a Kiev, incontrato il presidente Volodymyr Zelensky e il suo omologo Dmytro Kuleba. A entrambi ha ribadito che "l'Italia non abbandonerà il popolo ucraino" e che è fondamentale ricercare la via diplomatica "per ritrovare la pace e difendere la democrazia".
Intanto stamattina circa 25 persone sono rimaste uccise in un bombardamento russo della stazione ferroviaria di Chaplyne nella regione di Dnipropetrovsk. "Qui ad Irpin c'è una città totalmente distrutta e rasa al suolo. E c'è ancora in Italia chi nega i fatti avvenuti qui in Ucraina ad opera delle truppe russe, ad opera di Putin – ha detto Di Maio ai giornalisti – Noi non potevamo che aiutare questo popolo, non potevamo che sostenerlo e che fornirgli tutto l'aiuto possibile per difendersi dall'invasore, che è la Russia. Di fronte a tutto questo, voglio dirlo chiaramente, gli ucraini non stanno difendendo solo la loro libertà, ma la libertà di tutta Europa. Stanno difendendo noi europei".
Il ministro degli Esteri ha poi aggiunto: "Dobbiamo scegliere da che parte stare. Noi come governo italiano abbiamo scelto di stare dalla parte del popolo ucraino e dalla parte di questo Stato sovrano, che ha tutto il diritto di difendere la sua sovranità e la sue integrità".
Di Maio ha quindi proseguito sottolineando che il riconoscimento dello status di Paese candidato all'Ucraina, il riconoscimento delle sue ambizioni europee, "sia stato un passo fondamentale di vicinanza e di incoraggiamento". E ancora: "Dobbiamo fare in modo che questa guerra finisca il prima possibile, ma ovviamente non esiste pace senza la volontà dell'Ucraina di voler intraprendere un percorso di pace che garantisca quello che gli ucraini vogliono rispetto alla loro integrità territoriale e alla loro libertà". Tradotto: deve essere Kiev, e non terze parti, a definire gli accordi di pace e le condizioni per la fine del conflitto.
Rispetto alle possibili posizioni del nuovo governo, che nascerà dopo le elezioni del 25 settembre, rispetto all'Ucraina, il ministro degli Esteri uscente ha commentato: "Dobbiamo augurarci tutti che non cambi niente. Dobbiamo augurarci che si continui a sostenere, con tutte le forze possibili, questo Paese. Perché questo Paese è la frontiera dell'Europa, non sta difendendo solo sé stesso".
Il ministro degli Esteri ha poi affidato a un post su Facebook alcune immagini dall'Ucraina. E ha aggiunto: "Morte e crudeltà. Città distrutte, rase al suolo: questa è la verità. La guerra è vera, guardate queste immagini. Chi minimizza è complice del massacro. Non potevamo ignorare il grido di dolore di un popolo coraggioso, che non ha rinunciato a difendersi e a difenderci. Il nostro sostegno al popolo di Kiev, a questa "resistenza europea", continua. Ed oggi sono qui in Ucraina per portare il sostegno del nostro Paese. Bisogna fermare immediatamente questa atroce guerra, dobbiamo ricercare con tutte le forze la pace".