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Di cosa dovrà discutere Draghi a Mosca con Putin: il nodo delle sanzioni e dell’energia per l’Italia

Potrebbe volare a Mosca già la prossima settimana. Quella sulla Russia per Mario Draghi non è una partita semplice: l’unità del fronte europeo non è in discussione, ma è anche vero che l’Italia ha interessi diversi quando si parla di sanzioni. Il nostro Paese, infatti, è il più vulnerabile sul gas russo.
A cura di Annalisa Girardi
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Le tensioni in Ucraina si fanno sempre più elevate. Da un lato Stati Unitie Regno Unito sono sicuri: Vladimir Putin ha preso la sua decisione e la Russia si appresta ad invadere il Paese vicini. Dall'altro, Mosca continua a parlare di "isteria occidentale", accusando la Nato di alimentare una retorica aggressiva che non corrisponderebbe alle reali intenzioni del Cremlino. Quel che è certo è che nel Donbass gli scontri continuano, mentre si cerca una soluzione alla crisi. Anche l'Italia sta partecipando alle trattative. Presto Mario Draghi dovrebbe volare a Mosca per incontrare il presidente russo, come confermato anche dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio dopo il vertice con il suo omologo russo, Sergej Lavrov.

Quella di Draghi a Mosca sarà sicuramente una missione difficile. Il presidente del Consiglio potrebbe recarsi nella capitale russa già questa settimana, ma c'è ancora stata una conferma ufficiale. Di certo ribadirà l'importanza di trovare una soluzione diplomatica alla questione della sicurezza europea, come hanno fatto nei giorni scorsi anche il presidente francese Emmanuel Macron e il Cancelliere tedesco Olaf Scholz.

Chiaramente Draghi metterà sul tavolo anche delle questioni che interessano in particolar modo il nostro Paese, uno dei più vulnerabili dal punto di vista energetico in Europa. L'Italia infatti dipende dal gas russo molto più di altri Paesi dell'Unione europea: delle sanzioni alla Russia, quindi, ci metterebbero più in difficoltà che altri nostri vicini. E Mosca lo sa. Durante la conferenza stampa con Di Maio lo stesso Lavrov ha sottolineato come basti un solo Paese che metta il veto sulla questione delle sanzioni per farla saltare: e l'Italia non vuole certo tensioni, ha detto.

È senz'altro vero che l'Italia avrebbe interessi diversi, rispetto a quelli di altri Paesi europei, quando si parla di sanzioni. È però altrettanto vero, come ribadito dallo stesso Draghi, che l'unità del fronte europeo in questa crisi non sia in discussione. "Le sanzioni devono essere efficaci ma anche sostenibili", ha riassunto Draghi in conferenza stampa, presentando il decreto contro il caro bollette. "Devono essere concentrate in settori che non comprendano l'energia e che siano proporzionate rispetto all'attacco e non siano preventive. Il nostro paese è quello che è più esposto sul gas", ha concluso.

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