Decreto Cura Italia, Fratelli d’Italia presenta emendamento: “Fare i tamponi per tutti”
La richiesta è semplice: fare più tamponi. Verificare le condizioni di quante più persone possibili, in modo da tracciare anche gli asintomatici che sono però positivi al Coronavirus. Questo è l’obiettivo di Fratelli d’Italia, che presenterà un emendamento al decreto Cura Italia proprio con l’obiettivo di permettere alle Regioni di fare tamponi di massa. A spiegare la decisione di presentare questo emendamento è il senatore di Fratelli d’Italia, Francesco Zaffini, capogruppo del partito in commissione Sanità. Intervistato dall’agenzia Dire, Zaffini si sofferma sulle motivazioni che lo spingono a presentare questo emendamento: “Oggi la comunità scientifica è finalmente d'accordo nel ritenere che il grande problema della diffusione esponenziale del Covid-19 è la presenza in mezzo alla gente di portatori senza sintomi, cioè gente che ha l'infezione ma sta bene e la trasmette”.
Coronavirus, la proposta: più tamponi per categorie a rischio
I tamponi, secondo Fratelli d’Italia, devono essere effettuati su molte più persone, soprattutto tra le “categorie a rischio come gli operatori sanitari, quelli della grande distribuzione, le forze dell'ordine e tutti quelli che lavorano e che quindi non stanno in casa”. D’altronde, spiega ancora Zaffini, “anche quelli che stanno in casa nei confronti dei propri familiari sono untori perfetti e inconsapevoli. Vanno trovati e oggi è disponibile un test rapido, anzi più d'uno: alcuni danno risposte 15 minuti, alcuni in un'ora”.
L'emendamento al decreto Cura Italia per fare più tamponi
I test per verificare la positività da Coronavirus, secondo il senatore di Fdi, “devono essere messi a disposizione della regioni, che devono avere la possibilità, attraverso disposizioni del governo, di acquistare questi test e usarli in larga misura attraverso i medici famiglia e attraverso i distretti”. Da qui nasce l’annuncio di Zaffini durante l’intervista: “Proporremo come Fratelli d'Italia un emendamento al decreto per dare le risorse alle regioni per acquistare questi test che non costano tanto, dai 12 ai 20 euro a testa: una piccola cifra può salvare tante vite umane”.