1.742 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Ddl Zan, la rabbia di Letta: “Col voto di ieri l’Italia si è allineata a Polonia e Ungheria”

Il giorno dopo l’affossamento in Senato del disegno di legge Zan contro l’omotransfobia, il Partito Democratico riparte dalle parole del suo segretario, Enrico Letta, che parla a Radio Immagina: “La cosa peggiore è stato quell’applauso liberatorio e volgare che ha accompagnato l’annuncio del voto – attacca il segretario dem – Ma l’Italia è un’altra cosa”. Poi rilancia e chiede alla società civile di attivarsi per una legge di iniziativa popolare sugli stessi temi.
A cura di Tommaso Coluzzi
1.742 CONDIVISIONI
Immagine

Il segretario del Partito Democratico interviene a Radio Immagina il giorno dopo l'affossamento della legge Zan. Enrico Letta commenta i fatti di ieri, con il voto segreto sulla tagliola al Senato, ma riflette anche sulle priorità del Paese: "La cosa peggiore è stato quell'applauso liberatorio e volgare che ha accompagnato l'annuncio del voto – attacca l'ex presidente del Consiglio – Quel messaggio sgangherato penso sia il degno finale di una giornata pessima, nel quale il racconto fatto dell'Italia è sbagliato". L'Italia "è un'altra cosa". La scelta del Senato è stata "nascosta dal voto segreto", che "lascia intendere che si fa qualcosa di cui non si è fieri coperti dal buio". Bisogna avere "il coraggio delle proprie scelte".

Secondo Letta, ieri "l'Italia si è allineata alla Polonia e all'Ungheria, per la compressione dei diritti delle persone". Questo "è il messaggio più triste, perché le elezioni amministrative ci hanno detto il contrario, che non andiamo verso sovranismo". Il voto di ieri "vuole riportare lì un'Italia che non ci vuole andare". L'immagine di ieri dell'applauso rappresenta "cosa sarebbe il nostro Paese se ci fosse una maggioranza guidata da Salvini e Meloni". È "la logica di un'Italia che se la prende con le minoranze e con la difesa dei diritti delle persone". Ieri "è stata una brutta giornata per la storia del nostro Paese, sono orgoglioso di essere stato dall'altra parte".

La battaglia su questi temi, secondo Letta, non è finita qui: "Voglio dire a tutte le associazioni e a tutto il mondo giovanile, che è arrabbiato ed esterrefatto, che siamo al loro fianco – continua il segretario dem – Se partirà una raccolta firme di iniziativa popolare che rilanci il ddl Zan noi ci saremo. Rilanceremo un'iniziativa sul territorio che ieri in Parlamento è stata bloccata da giochi politici. Il Paese è molto più avanti del Parlamento, che ha dimostrato di avere gli occhi e il cuore al ‘900". Ieri in Senato "c'è stato chi ha detto delle cose e poi si è comportato differentemente", coperto da un voto segreto "che non aveva senso, è stata una forzatura". E sul fatto che il Pd avrebbe potuto negoziare spiega: "Le reazioni di ieri sera chiariscono tutto, quell'applauso e soprattutto tutto quello che è stato detto dopo dimostrano che coloro che hanno affossato il ddl Zan non lo volevano proprio. Quella di ieri era una trappola costruita per far saltare tutto".

Poi Letta lancia una stoccata a Italia Viva: "Sono perplesso dalle loro dichiarazioni, forse hanno qualcosa da nascondere". Ora però, va ribadito che "siamo a sostegno del governo Draghi per far uscire l'Italia dalla pandemia, ma siamo con forze politiche con cui siamo radicalmente alternativi". Anche perché "nella giornata di ieri si è consumata una rottura di fiducia a tutto campo. Dov'è Forza Italia? Sta con Pillon e Orban? Ieri hanno tentato di giocare il secondo tempo della sconfitta alle amministrative sulla pelle dei diritti delle persone, i più deboli, i meno protetti. Questo è gravissimo".

Poi il segretario del Partito Democratico ricorda: "Abbiamo perso rovinosamente le elezioni del 2008, oggi siamo una forza piccola in questo momento in Parlamento, anche a causa delle scissioni – continua Letta – Siamo forti nel Paese, ma non in Parlamento. Perciò ho la testa soprattutto al progetto per essere in sintonia con un Paese che guarda al futuro, per diventare maggioranza nel prossimo Parlamento. Solo così saremo in grado di fare il ddl Zan, la legge sulla cittadinanza. Sono questioni su cui o siamo maggioranza o non ce la faremo". Non c'è un'alternativa, anche perché "la reazione di ieri dimostra che non c'era nessuna volontà di dialogare, ma solo di abbattere il provvedimento".

1.742 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views