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Crosetto: “Governo guerrafondaio? Su armi a Kiev non abbiamo ancora deciso, Conte mistifica realtà”

“Al momento il governo non ha ancora deciso nulla, per quello mi ha dato fastidio il termine ‘guerrafondaio’ usato da Conte. Stiamo facendo tutti atti legati al governo precedente, di cui il M5s era partito principale”: lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
A cura di Annalisa Girardi
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"Il governo non ha approvato l'invio delle armi in Ucraina, ma la cornice giuridica all'interno della quale si potrà decidere se mandare nuove armi. Al momento il governo non ha ancora deciso nulla, per quello mi ha dato fastidio il termine ‘guerrafondaio' usato da Conte. Stiamo facendo tutti atti legati al governo precedente, in cui il partito di Giuseppe Conte era il principale": lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, rispondendo al leader del Movimento Cinque Stelle che aveva dato dei "guerrafondai" agli esponenti del governo, dopo l'approvazione del decreto che apriva a nuovi invii di armi nel 2023.

"Il ministero sta dando esecuzione a cinque decreti approvati dallo scorso governo. Ma ho capito che l'uomo è fatto così, mistifica la realtà", ha proseguito Crosetto, ospite della trasmissione Mezz'Ora in Più su Rai 3. Per poi rispondere a una domanda sulla crisi delle munizioni che starebbe colpendo la Nato e i sostenitori dell'Ucraina: "Le catene di approvvigionamento dopo la pandemia sono andate in tilt. La stessa cosa che succede nelle altre industrie, come quella delle auto, sta accadendo per tutte le industrie mondiali militari. C'è una crisi di produzione e approvvigionamento", ha spiegato Crosetto.

Il cofondatore di Fratelli d'Italia ha poi spiegato che questo sta accadendo anche in Russia: "Questa stessa crisi la sta vivendo anche la Russia. Un elemento in più a favore della trattativa, a cui auspichiamo tutti e cui lavoriamo tutti". E ancora: "Io apprezzo e stimo i pacifisti, non conosco persone che siano per la guerra. L'Onu deve lavorare per far sì che le guerre non abbiano motivo di nascere", ha continuato Crosetto, dicendosi preoccupato per quello che potrà accadere tra qualche decennio in Africa.

Il ministro ha quindi concluso dicendo che difficilmente il governo potrà fare diversamente da quello precedente e pubblicare la lista di armi che verranno, eventualmente, inviate: "Sarà difficile fare una scelta diversa. È comunque una decisione che andrà presa in Consiglio dei ministri. Se ci sarà la necessita di un sesto decreto affronteremo il tema in Cdm".

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