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Crisi di governo 2019

Crisi di governo, la “verità” di Luigi Di Maio

Il leader del Movimento 5 Stelle scrive un lungo post sul suo profilo Facebook per spiegare la sua versione dei fatti, chiedere il voto dopo il taglio dei parlamentari e lanciare un altro durissimo attacco a Matteo Salvini: “Anche l’inganno prima o poi si paga. Basta vedere che fine ha fatto quello dello stai sereno”.
A cura di Redazione
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"La Lega ha buttato giù l’unico Governo che in un anno ha resistito a lobbies e poteri forti". È amaro il commento del vicepresidente del Consiglio e ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi di Maio, che sceglie il suo profilo Facebook per fare il punto della situazione, alla luce delle ultime notizie sulla imminente crisi di governo. Per il leader del Movimento 5 Stelle non ci sono dubbi sulle responsabilità della crisi, che è da attribuire esclusivamente alla volontà di Matteo Salvini di capitalizzare il consenso elettorale di cui sembra godere, evitando peraltro il taglio dei parlamentari. Scrive Di Maio: "Questo Governo ha fatto un mare di cose e non lo dico con arroganza, ma semplicemente considerando i dati. È stato retto per due terzi dal MoVimento 5 Stelle. E guidato da un Presidente del Consiglio che non meritava il trattamento che gli hanno riservato".

Salvini si è reso protagonista di un vero "inganno" e il suo ex alleato vi va giù duro:

Anche l’inganno prima o poi si paga. Basta vedere che fine ha fatto quello dello “stai sereno”.
La Lega ha buttato giù l’unico Governo che in un anno ha resistito a lobbies e poteri forti. Che ha approvato la legge anticorruzione più punitiva d’Europa e ha iniziato ad aiutare pensionati, poveri e precari. E forse lo ha fatto cadere proprio per questo: quando i sondaggi gli hanno detto che poteva staccare, lo hanno fatto.
Così la Lega potrà tornare a difendere gli interessi di Autostrade e simili.
In queste ore mi sembra che siano proprio in preda al panico, provano ogni giorno in tutti modi ad arrampicarsi sugli specchi per giustificare una scelta che è stata fatta per puro egoismo. È così, senza giri di parole. Così egoistica da fargli rivoltare contro i loro stessi sostenitori, che da giorni sulle loro pagine social hanno iniziato ad attaccarli.

E rivela di aver parlato con il leader della Lega poche ore prima che decidesse di formalizzare la crisi: "Queste cose nella storia si pagano, l’ho detto anche nell’ultima telefonata a Salvini prima della fine. La superbia non ha mai portato lontano nessuno. Qualcuno mi dirà: “te l’avevamo detto”. Io rispondo che avevamo formato questo Governo per fare cose per gli italiani. E infatti quando stavamo per abolire la prescrizione, riformare la giustizia e far saltare le concessioni ai Benetton, guarda caso hanno fatto cadere tutto."

Dopo aver smentito ogni trattativa con il Partito Democratico per formare una maggioranza alternativa, infine, il leader grillino chiede che si vada subito al voto:

Ad ogni modo, noi siamo stati chiari. Il M5S non ha paura delle elezioni, anzi. Anzi, in questo momento siamo ancora più uniti, con Alessandro, Davide, Max Bugani, Paola Taverna, Nicola Morra, i capigruppo, i nostri ministri e tutti coloro che per il MoVimento hanno dato l'anima. Andiamo a votare subito. E, facciamo subito un'altra cosa: tagliamo 345 poltrone di parlamentari e i loro stipendi. Possiamo farlo subito, manca solo un voto. Ci vogliono al massimo due ore per eliminare definitivamente 345 poltrone e risparmiare mezzo miliardo di euro.

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