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Covid, Speranza: “Fase nuova, ma serve ancora prudenza. No a passi troppo lunghi”

“L’auspicio è che i numeri possano migliorare, credo però che ci sia bisogno ancora di prudenza, di cautela, di svolgere questa fase nuova passo dopo passo. Senza passi troppo lunghi che potrebbero metterci in difficoltà”: lo ha detto il ministro Speranza.
A cura di Annalisa Girardi
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Siamo in una nuova fase della pandemia, che ci permette di programmare il percorso di riaperture e di revoca alle restrizioni. Tuttavia, c'è ancora bisogno di essere prudenti. Lo ha ribadito il ministro della Salute, Roberto Speranza, arrivando al Consiglio informale dei ministri della Salute europei, tenutosi a Lione. "Siamo in un tempo nuovo del Covid, perché è cambiata la variante. La variante Omicron ha profondamente mutato le cose. E poi abbiamo una percentuale altissima di vaccinati. In Italia siamo oltre il 90% di persone che hanno avuto la prima dose. E penso che con questi numeri possiamo permetterci di affrontare in modo diverso una stagione nuova del Covid", ha commentato il ministro.

Per poi aggiungere: "Penso che stiamo iniziando ad affrontare questa fase nuova, già alcune scelte vanno in questa direzione. Quella sulle scuole per esempio che è stata molto rilevante". Il riferimento è all'alleggerimento delle regole per la quarantena nelle classi, che garantiscono maggiore continuità alle lezioni in presenza anche nel caso di positivi e differenziano le regole per studenti vaccinati e non. Ma non solo: il governo ha tracciato anche la roadmap verso il ritorno alla normalità prevedendo già una serie di tappe. La prima è quella di venerdì prossimo, 11 febbraio, giorno in cui riapriranno le discoteche e non saranno più obbligatorie le mascherine all'aperto in tutta Italia, indipendentemente dai colori delle Regioni. E poi chiaramente c'è il 31 marzo, quando scadrà lo stato di emergenza: se la curva dei contagi dovesse continuare a scendere in questo modo, con ogni probabilità non sarà rinnovato.

Il ministro, però, invita ancora una volta tutti quanti a rimanere prudenti. Del resto il virus ha già dimostrato, di poter essere imprevedibile. "L'auspicio è che i numeri possano migliorare, credo però che ci sia bisogno ancora di prudenza, di cautela, di svolgere questa fase nuova passo dopo passo. Senza passi troppo lunghi che potrebbero metterci in difficoltà", ha avvertito Speranza.

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