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Covid, Sileri dice che una nuova ondata di contagi potrebbe causare altri 30 mila morti

“In autunno vi sarà una recrudescenza, prevalentemente per i non vaccinati. Se dovessero rimanere questi i numeri dovremo soffrire la morte di 30mila persone, probabilmente, considerando i non vaccinati. Questo non è accettabile. È l’ultima chiamata. Bisogna vaccinare e proteggere la popolazione”: lo afferma il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, parlando della campagna vaccinale in vista dell’autunno.
A cura di Annalisa Girardi
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Pierpaolo Sileri dice che una nuova ondata di contagi Covid potrebbe causare altri 30 mila morti. Secondo il sottosegretario alla Salute un'impennata della curva in autunno è praticamente inevitabile e colpirà specialmente i non vaccinati. "Oggi abbiamo quasi 4 milioni di persone non vaccinate contro il Covid. E arriverà un'ulteriore ondata. Questo è inevitabile. Ora abbiamo avuto la quarta ondata sostenuta dalla variante Delta che ha colpito prevalentemente i non vaccinati e coloro che stavano aspettando la seconda dose. In autunno vi sarà una recrudescenza, prevalentemente per i non vaccinati. Se dovessero rimanere questi i numeri dovremo soffrire la morte di 30mila persone, probabilmente, considerando i non vaccinati. Questo non è accettabile. È l'ultima chiamata. Bisogna vaccinare e proteggere la popolazione", afferma intervenendo alla trasmissione Agorà su Rai 3.

E ancora: "Oggi è più facile morire di Covid che di cancro, nello stesso periodo di tempo. Chiunque dice che non crede al Covid dice una fesseria". Il sottosegretario ricorda poi che nell"ultimo anno e mezzo abbiamo registrato circa 130 mila morti a causa del coronavirus, per poi ribadire: "Ne abbiamo altri 30 mila davanti se non si vaccinano. I nostri ospedali non hanno mai visto cose del genere. Non è accaduto in tutta la storia dell'umanità. Ma nemmeno nella seconda guerra mondiale. Avete mai visto 130 mila persone morire di cancro in un anno con numeri così concentrati in un'area del Paese? Possibile che non si riesca a capire?". Sileri punta anche il dito contro chi diffonde false informazioni sul virus per criticare le decisioni del governo: "Possibile che tutti parlino di qualcosa che non sanno? Lasciamo parlare gli scienziati. Lasciamo la politica decidere, grazie Dio abbiamo una maggioranza molto ampia che può farlo. Ma basta così, perché 30 mila morti nei prossimi mesi non li vuole nessuno. Sto già soffrendo per i 130 mila passati. Non ne voglio altri. Punto".

Sileri parla quindi delle nuove restrizioni a cui sta pensando il governo per far fronte all'aumento dei contagi. Ad esempio l'obbligo di avere il Green Pass anche per i dipendenti pubblici, affermando che se dipendesse da lui andrebbe anche oltre. "Almeno sopra i 40 anni per incrementare le vaccinazioni secondo me andrà fatto. Ma non aspetterei ottobre, perché sarebbe tardi". E sull'obbligo vaccinale afferma che si tratti di una scelta che "può essere fatta per fasce di età, ma andrà presa a livello continentale perché non possiamo mettere l'obbligo e raggiungere l'80% di vaccinati in Italia se nel Paese vicino il virus continua a circolare, la variante si sviluppa e arriva anche da noi". Il sottosegretario quindi spiega che bisognerebbe guardare a cosa accade ora nel Nord Europa, in quanto "tutte le ondate sono partite da lì, dove le temperature si abbassano prima che da noi e dove hanno riaperto le scuole e le attività prima, già da qualche settimana". E conclude: "A partire da questa esperienza mutuiamo quello che dobbiamo fare anche qui".

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