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Cos’è questa storia dell’esercitazione con i carri armati in una scuola media a Udine

La scuola media ‘Ellero’, a Udine, è stata travolta dalle polemiche per l’iniziativa che vedrà alcuni docenti impegnati in una simulazione militare. All’evento, organizzato nel cortile dell’istituto, potrebbero sfilare anche dei carri militari gestiti dal Cimic Group, un reparto dell’esercito italiano che si occupa di cooperazione civile-militare a supporto della Nato in aree di crisi.
A cura di Giulia Casula
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Una scuola media a Udine è stata travolta dalle polemiche per un evento previsto per domani, martedì 2 dicembre, che vedrà alcuni docenti coinvolti in una simulazione militare nel cortile dell'edificio. L'esercitazione, a cui potrebbero partecipare anche dei carri armati, sarà organizzata nell'istituto secondario di primo grado "Ellero" da parte del Cimic Group (Civil Military Co-operation), un reparto dell'esercito italiano impegnato nel settore della cooperazione civile-militare a supporto dei contingenti della NATO in aree di crisi.

Il caos è scoppiato dopo che una circolare interna ha comunicato che alcuni insegnanti avrebbero preso parte all'iniziativa, che tuttavia non avrebbe coinvolto gli studenti. La decisione di organizzare una simulazione con i militari all'interno dell'edificio scolastico ha attirato parecchie critiche.

Le opposizioni in Consiglio comunale si sono scagliate contro i promotori, lamentando il rischio di una progressiva "militarizzazione delle scuole italiane". Il consigliere e capogruppo di Avs, Andrea Di Lenardo è stato tra i primi a denunciare la cosa: "Con circolare 145, la dirigente dell'Istituto comprensivo V di Udine, annuncia "che in data 2 dicembre 2025 alcuni docenti della Scuola Secondaria di primo Grado ‘G. Ellero' saranno interessati quali partecipanti nella simulazione di interazione tra contesto scolastico e coloro che operano in difesa dei civili in teatro estero per condurre operazioni nel settore della cooperazione civile-militare a supporto dei contingenti della NATO".

Avs annuncia un'interrogazione

Una scelta che, secondo quanto riferisce il consigliere, non sarebbe passata per il Consiglio d'Istituto. "Inoltre, si legge sempre nella circolare, il "CIMIC Group sarà presente con due automezzi all'interno del cortile". Da quanto ci è stato riferito da alcuni insegnanti, non ci risulta che il Consiglio d'Istituto sia stato informato e abbia deliberato in merito", ha proseguito. "Esprimiamo tutta la nostra contrarietà a questa simulazione a supporto dei contingenti NATO, con tanto di automezzi militari all'interno del cortile della scuola. Ci opponiamo alla corsa al riarmo e alla militarizzazione della società e ora pure della scuola", ha rincarato, annunciano due interrogazioni: una alla Camera dei Deputati, che verrà presentata dal deputato Marco Grimaldi, e una in Consiglio regionale. "La scuola sia il luogo della formazione civile dei ragazzi e delle ragazze e portatrice dei valori della pace, non dell'ideologia della guerra", ha sottolineato in un comunicato diffuso sul suo account Facebook e firmato assieme alla consigliera regionale e collega di partito, Sara Pellegrino.

Dall'altra parte, nella Lega, c'è chi difende la scelta della scuola, come il senatore Marco Dreosto, che ha parlato di polemiche "inutili e incomprensibili". Sulla questione è stata interpellata anche la preside dell'istituto, Sara Cuomo, che a TeleFriuli ha respinto le accuse, minimizzando la portata dell'iniziativa a "un semplice incontro informativo" con i docenti sulle attività umanitarie in teatri di crisi.

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