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Cos’è questa storia del sindaco di Porto Viro Mario Mantovan eletto grazie ai voti al suo cane

La quarta sezione del Tar del Veneto ha respinto il ricorso che contestava la legittimità della vittoria di Mario Mantovan, eletto sindaco di Porto Viro lo scorso 26 maggio, grazie a 7 voti in più rispetto al suo avversario. Tra questi, tre erano stati espressi non a favore del candidato ma del suo cane, Thor.
A cura di Giulia Casula
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È una storia che nasce in un piccolo Comune del Veneto, Porto Viro, in provincia di Rovigo, ma che nel giro di poco ha attirato l'attenzione di molti. Riguarda l'elezione a sindaco di Mario Mantovan, che ha vinto le amministrative anche grazie ai voti dati al suo cane, Thor, diventato la mascotte della sua corsa. La quarta sezione del Tar del Veneto ha respinto il ricorso presentato dalle opposizioni che avevano contestato la legittimità dei risultati e ha dichiarato validi i voti espressi a favore dell'animale domestico di proprietario del neosindaco.

Ma com'è stato possibile? Piccolo passo indietro. Lo scorso 26 maggio si sono svolte le elezioni amministrative in oltre 100 Comuni italiani. Tra questi c'è Porto Viro, piccolo centro collocato sul delta del Po e che conta poco più di 13mila abitanti.

Mario Mantovan, sostenuto da una lista civica di centrosinistra, è stato eletto sindaco con 2.530 voti, appena 7 in più del suo principale sfidante Stefano Permunian, appoggiato dal centrodestra, che si è fermato a 2.523 voti. Fin qui tutto regolare. Nulla di strano, potreste pensare. Se non fosse che tra le sette schede che hanno decretato la vittoria di Mantovan tre riportavano non il nome del sindaco eletto, ma quello del suo cane, Thor.

Cosa che ha portato la minoranza in Consiglio a presentare ricorso per ottenere l'annullamento dei risultati. Peccato che lo scorso 3 ottobre,  i giudici non abbiano avuto niente da ridire sulla validità delle schede e anzi, abbiano confermato la vittoria di Mantovan. Spiegando i motivi del verdetto il Tribunale ha chiarito che il cane può essere considerato un elemento "identificativo" del candidato perché entrato a far parte della sua campagna elettorale. Ed effettivamente, è così. I profili social di Mantovan sono pieni di foto che lo ritraggono insieme all'animale in diversi eventi pubblici o che addirittura, mostrano solamente il cane, diventato ormai protagonista della politica comunale di Porto Viro.

Ad esempio, nella copertina dell'account Facebook del sindaco, si vede Thor e sullo sfondo una ghirlanda con la bandiera tricolore. La foto risale al 14 settembre 2023 e tra i commenti si legge quello di un utente che già due anni fa commentava ironicamente l'ipotesi di far partecipare il cane alle prossime elezioni. "Stai attento Mario che alle prossime si vota Thor al posto tuo", recita il commento. Suggerimento che Mantovan non si è lasciato sfuggire e che ha poi deciso di seguire alla lettera. "Mi hai fatto venire delle idee, grazie", rispondeva allora.

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Perché le schede con il nome del cane erano valide

Perché le schede con scritto Thor sono state considerate valide? Nelle motivazioni della sentenza riportate dal Corriere del Veneto si legge che "l’animale domestico del candidato sindaco lo ha accompagnato nel corso della campagna elettorale, affiancandolo in varie iniziative pubbliche anche a sfondo ambientale ed essendo in buona mostra accanto all’immagine del suo padrone nello stesso profilo social utilizzato dal candidato e visionato da migliaia di follower". E ancora: "l’anomalia indicata non conduce a ritenere, in modo inoppugnabile, la volontà dell’elettore di farsi riconoscere, potendo trovare giustificazione nell’intento dell’elettore di dare univocamente il proprio voto al candidato sindaco e, o alla sua coalizione".

La decisione del Tar è stata commentata anche dall'interessato, che l'ha annunciata entusiasta: "Oggi vi comunico che il Tar del Veneto ha RESPINTO il ricorso presentato dalla minoranza contro la mia elezione e quella dell’attuale Consiglio Comunale.
La sentenza conferma la piena regolarità delle elezioni del 26 maggio e mette fine a ogni sospetto. Mi auguro che questo giudizio aiuti tutti a guardare avanti", ha scritto. "La minoranza ha un ruolo importante per la nostra Città e troverà sempre da parte nostra apertura e trasparenza: ogni richiesta sarà valutata e discussa con attenzione, come sempre. Un grazie di cuore alla mia squadra, che ogni giorno lavora con impegno e passione e a tutti i Cittadini di Porto Viro per la fiducia e la vicinanza dimostrate in questi mesi", prosegue il post. "Continuerò a servire la nostra Città con tutto me stesso, con serietà, dedizione e amore per la nostra Comunità. Porto Viro merita stabilità, crescita e futuro".

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