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Cosa è ‘Proteggi Italia’, il piano del governo contro il dissesto idrogeologico

Oggi è stato presentato il piano ‘Proteggi Italia’, illustrato dal premier Giuseppe Conte, insieme ai ministri dell’Ambiente, delle Politiche agricole e del Sud. “È il più grande piano contro il dissesto del territorio mai fatto – ha detto Conte – L’Italia è un Paese fragile, serve una terapia del territorio per proteggerlo e metterlo in sicurezza”. Stanziati 11 miliardi per il triennio 2019-2021.
A cura di Annalisa Cangemi
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È in arrivo il ddl ‘Cantiere Ambiente' per la messa in sicurezza del Paese dal rischio idrogeologico. Ad annunciarlo oggi è il ministro dell'Ambiente Sergio Costa durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i ministri Barbara Lezzi e Gian Marco Centinaio, durante la quale è stato illustrato il Piano per la mitigazione del rischio idrogeologico ‘Proteggi Italia', che interessa tutte le regioni. Ben 11 miliardi di euro per interventi contro il dissesto del territorio nel triennio 2019-2021 (3 miliardi solo quest'anno). Altri 3 miliardi di euro nel triennio per l'emergenza delle 17 regioni colpite dal maltempo nell'autunno scorso. E ancora, 2,3 miliardi per l'agricoltura contro il degrado del territorio, e 1,6 miliardi di fondi europei.

"Abbiamo lanciato il piano ‘Proteggi Italia', che è il più grande piano contro il dissesto del territorio mai fatto: i suoi pilastri sono emergenza, prevenzione, rafforzamento della governance", ha spiegato Conte, nel corso della conferenza stampa. "L'Italia è un Paese fragile, serve una terapia del territorio per proteggerlo e metterlo in sicurezza", ha aggiunto. "Solo nel 2019 mettiamo a disposizione 3 miliardi di opere concretamente e immediatamente cantierabili. Entro fine aprile, da parte delle competenti amministrazioni saranno sottoposti alla cabina Strategia Italia e al Cipe i progetti urgenti e immediatamente cantierabili. I piani saranno il risultato della collaborazione e delle proposte degli enti locali interessati", ha detto il premier.

Sul dissesto idrogeologico "urge un cambio di passo, a me piace parlare di terapia del territorio": in passato sono state adottate "politiche frammentarie" e invece "dobbiamo proteggere i cittadini, intervenire subito e non agire solo sull'emergenza", ha affermato. "L'Italia è un paese fragile", ha ribadito, e "prevenire è la priorità questo governo. Questo è lo strumento con cui agiamo. Perché come ha detto il presidente Mattarella non c'è sviluppo economico senza tutela dell'ambiente e del territorio".

Nell'ambito del piano ‘Proteggi Italia' ci sarà anche un elemento supplementare, per rendere più corposo il sistema serve cambiare le norme: "Nei prossimi giorni presenteremo un ddl chiamato ‘Cantiere ambiente', perché vogliamo aprire i cantieri più belli, nel rispetto dell'ambiente", ha poi spiegato il ministro dell'ambiente, il pentastellato Sergio Costa.

"C'è un oggettivo ritardo nella progettazione da parte delle regioni, abbiamo un tasso medio di spesa del 7% e in questi mesi ci siamo confrontati con loro per poter migliorare il sistema – ha detto Costa – "Il ddl, che andrà presto in Consiglio dei ministri, è quindi una vera e propria legge quadro che vede il ministero dell'Ambiente al centro della progettazione e realizzazione delle opere, come un hub che si interfaccia con le regioni e le altre istituzioni competenti. Un totale di oltre 6,5 miliardi di euro per la prevenzione del rischio e la messa in sicurezza del territorio".

"Con questo ddl diamo un acconto garantito ai Commissari di governo pari a non meno del 30%, così da rendere più veloce e corposo il sistema dell'investimento – ha continuato Costa – Entro 60 giorni verranno definiti i cantieri da aprire attraverso conferenze di servizio con le autorità di bacino e i commissari". Costa ha poi annunciato l'arrivo della figura del green manager, colui cioè che presso la pubblica amministrazione farà da referente per l'implementazione ambientale. Previsti nel ddl anche i Nos, i Nuclei di supporto operativo, figure tecniche che vengono attivate su richiesta delle Regioni.

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