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Covid 19

Renzi: “Non vogliamo morire di Coronavirus, ma non dobbiamo morire di fame. Riaprire subito”

Matteo Renzi continua ad avvertire sull’emergenza economica causata dal coronavirus. Secondo il senatore di Italia Viva questa non si risolverà a breve e perciò il lockdown totale non è sostenibile: secondo Renzi bisognerebbe cominciare a riaprire subito le fabbriche e rimettere in moto l’economia, imparando allo stesso tempo a convivere con l’epidemia: “Oggi la priorità è salvare vite e posti di lavoro. Bisogna ripartire perché emergenza durerà mesi. Non vogliamo morire di Covid, non dobbiamo morire di fame”.
A cura di Annalisa Girardi
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Matteo Renzi continua ad avvertire: se non si rimette in moto l'economia e non si riaprono le fabbriche, i danni per l'Italia saranno devastanti. Secondo il leader di Italia Viva l'emergenza coronavirus non si risolverà a breve termine e non è pensabile tenere il Paese in lockdown totale per così tanto tempo: bisogna allora imparare a conviverci e cominciare, fin da subito, a riaprire le attività produttive e sbloccare i cantieri. Dopo averlo ribadito a Palazzo Madama, Renzi torna a scriverlo sulle sue pagine social: "Siamo in una fase di emergenza occupazionale senza precedenti. Ecco perchè dico: non vogliamo morire di Covid-19, ma non vogliamo morire di fame. L’emergenza durerà anni, bisogna convivere con il Covid-19: agire per ripartire, sbloccare i cantieri".

L'emergenza occupazionale

A questo post su Twitter Renzi accompagna un video pubblicato dall'economista Nouriel Roubini in cui si evidenzia come il tasso di disoccupazione si discosti dalla normalità. E avverte quindi sui posti di lavoro a rischio a causa dell'emergenza coronavirus: "Oggi la priorità è salvare vite e posti di lavoro. Bisogna ripartire perché emergenza durerà mesi. Non vogliamo morire di Covid, non dobbiamo morire di fame", aveva già sottolineato nei giorni scorsi.

E ancora: "Ci sarà tempo per capire gli errori e immaginare il futuro che vedrà l’Italia protagonista. Ora bisogna gestire l’emergenza economica. Bisogna riaprire prima di Pasqua, servono 200 miliardi subito", aggiunge Renzi. Che pubblica un secondo grafico, in cui si evidenza il calo dei consumi dell'energia elettrica, e il conseguente impatto sull'economia, mettendo a confronto Italia e Germania: "Se guardiamo i consumi di energia elettrica capiamo che mentre l’economia tedesca soffre, l’economia italiana crolla. Per mesi dovremo convivere con il Covid-19. Bisogna ripartire adesso altrimenti i danni economici saranno devastanti".

L'intervento di Renzi in Senato

In Senato Renzi aveva concentrato il suo intervento sull'emergenza economica, affermando: "Non possiamo fare gli stessi errori per l'economica, replicando i ritardi che ci sono stati nell'emergenza sanitaria". Il senatore di Italia Viva, sottolineando che l'Italia dovrà convivere con l'emergenza coronavirus almeno per i prossimi due anni, aveva quindi aggiunto: "Non ossiamo tenere gli italiani chiusi in casa per due anni. Riaprire le aziende è fondamentale, o trasformeremo il Paese in una massa sterminata di disoccupati".

Infine, Renzi aveva elogiato le misure messe in campo dagli altri Paesi, chiedendo al governo italiano di muoversi su una linea simile: "Trump ha fatto la scelta giusta dal punto di vista economico: 2mila miliardi di euro. Lo ha fatto dopo un accordo tra democratici e repubblicani. In quel clima politico la misura economica l'hanno fatta insieme. La Merkel ha colto la palla al balzo, nella Germania rigorista. E oggi Mario Draghi indica la strada, per dare liquidità alle piccole e medie imprese, altrimenti non riapriranno mai più. Lei lo sa signor presidente. Spendiamoli bene questi soldi, limitiamo il numero dei decreti. Noi non stiamo chiedendo i soldi all'Europa. Lo stiamo chiedendo ai nostri figli. Quindi spendiamoli bene questi soldi. Facciamo un unico decreto, non uno al mese. Non bastano 50 miliardi. Non parliamo del prossimo decreto di una saga, ma di un unico decreto".

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