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Covid 19

Matteo Salvini vuole denunciare il governatore Rossi: “Mette a rischio Coronavirus i toscani”

Matteo Salvini annuncia un esposto contro il governatore della Toscana Enrico Rossi, accusandolo di non aver ordinato tutte le precauzioni necessarie per i 2500 cinesi rientrati dalla Cina: “Mette a rischio la salute dei cittadini toscani, e accusa chi lo critica, scienziati e medici compresi, di essere un ‘fascioleghista’”
A cura di Annalisa Cangemi
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"Presentiamo un esposto denuncia contro il presidente Rossi, che non facendo tutti i controlli necessari su chi rientra dalla Cina, mette a rischio la salute dei cittadini toscani, e accusa chi lo critica, scienziati e medici compresi, di essere un ‘fascioleghista'". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, attaccando il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. La preoccupazione per l'emergenza da coronavirus resta altissima, dopo che questa mattina, nel lodigiano, si è appresa la notizia di sei persone risultate positive al Covid-19: si tratta dei primi contagiati in Italia, che non hanno però contratto il virus in Cina. I primi tre di cui si è avuto notizia sono una coppia,38 anni lui, ricoverato in terapia intensiva a Codogno (Lodi), mentre la donna, un'insegnante all'ottavo mese di gravidanza, è in isolamento all'ospedale Sacco di Milano; il terzo paziente contagiato è uno stretto conoscente del 38enne, e si allena con lui.

La polemica di Salvini è nata dopo un tweet scritto dal governatore Rossi: "La Toscana in materia di prevenzione contro il Coronavirus, seguendo le linee nazionali di sorveglianza attiva, sta facendo più di tutte le altre Regioni. Chi ci attacca o non è bene informato, o è in malafede o è un fascioleghista". A questo post la Lega ha risposto con un atro tweet: "Chi contraddice Rossi è un fascioleghista. Non ho davvero parole…Invece di preoccuparsi della salute dei toscani, il suo pensiero va sempre ai fantasmi del passato. Roba da matti". 

L'accusa a Rossi nasce dal fatto che qualche giorno fa il console della Repubblica popolare cinese ha comunicato alla Regione Toscana il rientro di 2500 i cinesi, molti dei quali residenti tra Firenze e Prato, che erano andati a festeggiare il Capodanno in Cina. Ai cittadini cinesi non è stato però imposto alcun obbligo di quarantena, visto che fino ad oggi non era stata ancora prevista dal ministero della Salute. Per questo Rossi ha ricevuto attacchi e minacce sui social, e ha annunciato possibili denunce. "Stanno tornando, o dovrebbero tornare dalla Cina 2.500 cinesi che erano andati a festeggiare il loro Capodanno in patria. La maggior parte proviene dalla provincia Zhejiang, quarta regione cinese per numero di casi accertati", aveva dichiarato nei giorni scorsi il presidente, secondo quanto riportato dal quotidiano ‘La Nazione'. "Al momento non c'è nessun allarme, nessun caso di nuovo Coronavirus tra persone di ritorno dalla Cina. Quindi, certo, dobbiamo alzare il livello di attenzione e di prevenzione, ma prima di tutto combattere la paura, l'ignoranza, il pregiudizio, i fenomeni di razzismo" aveva aggiunto.

Come misura precauzionale a Sesto fiorentino è stato da poco inaugurato l'ambulatorio Lilla all'Osmannoro, entrato in funzione due giorni fa, creato per la pronta diagnosi dei casi sospetti di Covid-19 per tutti i cittadini che presentano sintomi, di ritorno da quelle aree che secondo le indicazioni dell'Oms. La struttura nasce da un protocollo di collaborazione firmato a Firenze tra il presidente Enrico Rossi e il console della Repubblica popolare cinese Wang Wengang.

La Regione ha messo inoltre a disposizione dei cittadini un numero verde, presso il Centro di Ascolto Regionale, al quale rispondono operatori in grado di fornire orientamento e indicazioni utili sul coronavirus. (Il numero verde a cui il cittadino può rivolgersi è 800.556060, opzione 1, attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 15).

Contro il governatore toscano Enrico Rossi, e contro l'assessore regionale alla Sanità Stefania Saccardi, si sono scagliati anche gli undici parlamentari e i cinque consiglieri regionali toscani della Lega. Sotto osservazione, si spiega in una nota, anche "il post di Rossi che definisce fascioleghisti chi lo attacca". Gli esponenti della Lega eletti in Toscana spiegano di ritenere "doveroso" che "non si debbano usare due pesi e due misure": "Mentre nostri connazionali sono stati sottoposti ad una giusta quarantena presso il Centro sportivo militare della Cecchignola, in Toscana, alcune migliaia di cinesi di ritorno dal loro Capodanno sono solo invitati e non obbligati a presentarsi presso un ambulatorio ubicato nella zona industriale di Firenze, messo in piedi in fretta e furia, tra il giusto sconcerto di chi lavora nei paraggi".

Il senatore Francesco Giro di Forza Italia appoggia l'iniziativa della Lega: "Avevano dato dei razzisti agli amministratori regionali e comunali -e non solo della Lega – che avevano lanciato l'allarme pandemia. E ora ci accorgiamo che in Italia c'e' ancora chi e' entrato e uscito dalla Cina portando in giro il virus. Il ministro Speranza finora ha agito bene e siamo i primi a riconoscerlo. Da oggi deve agire ancora meglio. Dalla Cina non deve entrare in Italia neppure uno spillo direttamente ma anche indirettamente attraverso scali aeroportuali, porti e valichi. La Cina e' piena zeppa di virus e ci vorranno mesi prima di liberarsene. Salvini fa bene a denunciare il pessimo presidente della regione Toscana Rossi per le sue accuse che oggi – alla luce dei fatti di Codogno nel lodigiano e non delle chiacchiere e degli slogan – appaiono per quello che sono: indecenti!". 

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