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Conte ai leader Ue: “Nessun Paese indenne da questo tsunami economico-sociale”

“A una crisi straordinaria, senza precedenti, si risponde con mezzi altrettanto straordinari, mettendo in campo qualsiasi strumento di reazione, secondo la logica whatever ii takes”, ha detto Giuseppe Conte, oggi riunito in videoconferenza con gli altri leader Ue. E ha avvertito: “Nessun Paese membro che potrà rimanere indenne da questo tsunami economico-sociale”.
A cura di Annalisa Girardi
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"Se procederemo divisi la risposta sarà inefficace e questo ci renderà deboli ed esposti alle reazioni dei mercati": queste le parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, oggi riunito in videoconferenza con gli altri leader dell'Unione europea per fare il punto sull'emergenza coronavirus. "A una crisi straordinaria, senza precedenti, si risponde con mezzi altrettanto straordinari, mettendo in campo qualsiasi strumento di reazione, secondo la logica whatever ii takes", ha detto Conte, avvertendo gli altri Stati membri di "non illudersi che ci potrà essere un Paese membro che potrà rimanere indenne da questo tsunami economico-sociale".

Per questo, ha aggiunto il presidente del Consiglio, il ritardo nella risposta comune all'emergenza coronavirus potrebbe essere letale, e quindi irresponsabile. Conte ha quindi parlato di "coronavirus bond" o un fondo di garanzia europeo per finanziare tutte le iniziative dei vari governi europei a sostegno delle proprie economie. "Dobbiamo assicurare ai nostri cittadini le cure mediche necessarie e la protezione sociale ed economica di cui hanno bisogno. Non ci sono alternative", ha concluso il presidente del Consiglio.

Oggi la Commissione europea ha annunciato di essere pronta a rivedere il piano di aiuti di Stato, pensando anche alla sospensione del Patto di Stabilità: delle misure che intendono concedere ai Paesi membri la flessibilità economica necessaria per far fronte all'emergenza coronavirus. Margrethe Vestager, vicepresidente dell'esecutivo Ue e commissaria per la Concorrenza, ha quindi illustrato le misure che si intende adottare e che saranno discusse nei prossimi giorni.

I principali provvedimenti allo studio per permettere agli Stati membri di intervenire a sostegno delle proprie imprese continuando a rispettare i vincoli imposti dell'Ue prevedono aiuti diretti alle aziende (senza passare prima per le banche) fino a 500mila euro, prestiti a tassi agevolati, garanzie statali, e un piano straordinario di intervento a favore delle compagnie aeree.

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