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Controlli medici per Matteo Salvini, cancellati tutti gli impegni di oggi: ma a Pontida ci sarà

Il leader della Lega ha cancellato tutti gli eventi in programma per oggi per effettuare dei controlli medici non previsti. Nessuna preoccupazione, comunque, dal suo staff: si tratterebbe di calcoli renali. Resta confermata la presenza per domani, 21 settembre, sul pratone di Pontida.
A cura di Luca Pons
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Contrattempo per Matteo Salvini, fermato a un giorno dal raduno leghista di Pontida. Oggi il segretario della Lega si sottoporrà ad alcuni controlli medici che non erano stati previsti, e per questo ha dovuto cancellare tutti gli impegni pubblici in programma. Dal suo staff è comunque arrivata la conferma che non si tratta di nulla di preoccupante: sarebbe un problema di calcoli renali.

Cosa che non impedirà a Salvini di salire sul palco di Pontida domani, domenica 21 settembre. Il nome della rassegna sarà "Liberi e forti", ed è in programma più di un omaggio a Charlie Kirk. Anche un video diffuso dallo stesso Salvini oggi sui social, che invita a partecipare a Pontida, si apre e si chiude con l'omicidio di Kirk: "Senza paura", è il tema promosso del video con toni molto drammatici e una voce generata dall'intelligenza artificiale in sottofondo.

La difficile settimana di Salvini

Per Salvini quella che porta all'evento più importante per il Carroccio è stata una settimana piena di polemiche. Si arrivava dal dibattito sull'omicidio di Charlie Kirk, ma lunedì l'attenzione si è spostata su Russia e Ucraina. Il segretario della Lega è andato nettamente contro il ministro della Difesa Guido Crosetto, che aveva detto che l'Italia deve investire di più in armamenti perché oggi non saprebbe difendersi da un attacco della Russia o di qualunque altro Paese. Salvini ha risposto che per lui la minaccia non è la Russia, ma l'arrivo di persone migranti dal Mediterraneo.

Martedì c'è stata la stretta di mano con l'ambasciatore russo, che solo poche ore prima aveva usato parole dure contro l'Italia e il governo Meloni. Non a caso, quando le opposizioni hanno sollevato una polemica sul caloroso saluto, nessuno nel centrodestra si è schierato in difesa di Salvini. L'unica dichiarazione è arrivata dal presidente del Senato Ignazio La Russa, e solo dopo una domanda esplicita dei cronisti: "L'educazione che lui ha rivendicato nel salutare tutti la trovo assolutamente giusta", si è limitato a commentare il presidente di Palazzo Madama.

Pochi giorni dopo è emersa l'intervista del vicepremier a una televisione israeliana. Le risposte di Salvini, visibilmente in difficoltà, hanno riportato una posizione dell'Italia ben diversa da quella sostenuta dal resto del governo Meloni: nessuna condanna dell'invasione militare a Gaza City, attacchi all'Onu e alle istituzioni europee perché "complici di un antisemitismo dilagante". Anche su questo, nessuno nel governo e nella maggioranza ha preso le sue difese o ha commentato.

A Pontida anche l'estrema destra europea

Al di là dei controlli medici di oggi, comunque, Salvini è atteso domani sul palco di Pontida. Qui il rischio è che vengano al pettine alcuni nodi, uno su tutti le tensioni che il ruolo di Roberto Vannacci ha creato con i leghisti ‘storici'. Resta da vedere quale sarà la reazione del popolo del Carroccio all'intervento dell'ex generale, sul palco per la prima volta.

Oltre a tutti i ministri del Carroccio, saranno presenti anche diversi esponenti dell'estrema destra europea. È ormai diventato abituale, negli ultimi anni, man mano che Salvini ha spostato sempre più la Lega verso i sovranisti radicali.

Tra i nomi noti Santiago Abascal, il leader del partito spagnolo Vox, che in passato ha partecipato anche a eventi di Fratelli d'Italia. Ma anche Jordan Bardella, presidente del Rassemblement National francese (in passato guidato da Marine Le Pen) e anche del gruppo dei Patrioti al Parlamento europeo, di cui fa parte la Lega.

Invitato anche Flávio Bolsonaro, senatore brasiliano e soprattutto figlio dell'ex presidente Jair Bolsonaro. La scorsa settimana, il padre è stato condannato a 27 anni di carcere per aver organizzato e provato a mettere in atto un colpo di Stato, nel 2023, dopo la sconfitta alle elezioni. Subito dopo la sentenza, Salvini è stato rapido a prendere le parti di Bolsonaro, allineandosi anche a Donald Trump: "Quando non ha più argomenti, la sinistra usa ogni mezzo per colpire gli avversari politici, a cominciare da quello giudiziario. Non ti fermeranno, forza Presidente!", ha scritto sui social. Quella vicinanza si è espressa anche invitando il figlio a Pontida.

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