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Conte risponde a contestatore durante comizio: “Vada a banchetto Lega e gli chieda dei 49 milioni”

Il capo politico del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, viene contestato da un uomo che protesta contro il green durante un comizio a Roma, con la sindaca uscente Virginia Raggi. Spazientito, l’ex presidente del Consiglio risponde al contestatore: “C’è il banchetto della Lega qui, sono dieci metri. Gli chieda dei 49 milioni”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il tour elettorale di Giuseppe Conte, capo politico del Movimento 5 Stelle, prosegue. Non senza imprevisti, come la contestazione di un uomo che ieri, durante un comizio a Villa Lazzaroni, a Roma, insieme alla sindaca uscente Virginia Raggi, ha protestato contro l’obbligo di green pass. Il contestatore ha più volte interrotto Conte urlando, così l’ex presidente del Consiglio ha perso per un attimo la pazienza, invitando ironicamente l’uomo a dirigersi verso i banchetti della Lega: “C’è il banchetto della Lega qui, sono dieci metri. Gli chieda dei 49 milioni”, afferma riferendosi all’inchiesta sui fondi della Lega.

Alla prima interruzione Conte aveva cercato di placare il contestatore invitandolo alla calma: “Con noi parlano tutti, non si scaldi. Dopo la faremo parlare e ci dirà, stia tranquillo”. Ma l’invito non basta e il contestatore prosegue, con una nuova risposta di Conte: “Voi volete solo disturbare? Vi ho detto che dopo vi farò parlare”. Che poi, spazientito, aggiunge: “C’è il banchetto della Lega qui, sono dieci metri. Gli chieda dei 49 milioni”. La sindaca Raggi aggiunge, sempre ironicamente: “O anche se era buono il mojito che ha bevuto ad agosto”. E a quel punto arriva la frecciatina di Conte: “No, lui ancora non si è ripreso”.

La protesta prosegue, con riferimento al green pass. Qui Conte si spazientisce ancora di più: “Lei deve completare la campagna vaccinale per tutti noi, ci deve rispettare. Su questa cosa non bisogna scherzare, su questo non possiamo scherzare, perché la sofferenza l’abbiamo toccata con mano, i nostri morti che piangeremo ancora in tutti gli anni a venire. La sofferenza che abbiamo visto dal punto di vista economico e sociale, abbiamo lavorato come matti, giorno e notte, per erigere una barriera di protezione per questa comunità nazionale”. Quindi, l’ex presidente del Consiglio conclude: “Le pulsioni anti-scientifiche le scacciamo via, l’unica soluzione è continuare la campagna vaccinale, mettere in sicurezza il Paese se vogliamo ripartire in modo stabile e duraturo”.

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