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Conte incontra Macron: “Siamo pronti per il Consiglio Ue di domani. Posta in gioco è l’Europa”

“Con la Francia condividiamo la necessità che tutto sia finalizzato al più preso: è complicato, non lo nascondo, perché stiamo parlando di 27 capi di Stato e di governo e ci sono delle differenze tra sensibilità”: Giuseppe Conte incontra Emmanuel Macron alla vigilia di un Consiglio europeo in cui si dovrà discutere della risposta comune alla crisi economica innescata dalla pandemia di coronavirus.
A cura di Annalisa Girardi
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"Sin dall'inizio di questo percorso europeo ci siamo ritrovati fianco a fianco con la Francia. Oggi è stata un'occasione per scambiarci i punti di vista e affinare anche le previsioni e le strategie in vista di domani": così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, parla con la stampa dopo aver incontrato il presidente francese, Emmanuel Macron, alla vigilia del Consiglio europeo. È il primo vertice Ue in presenza dallo scoppio dell'emergenza coronavirus, e i leader dovranno trovare un'intesa sulla risposta comunitaria alla crisi economica innescata dalla pandemia di coronavirus.

"Noi condividiamo la necessità che tutto sia finalizzato al più preso: è complicato, non lo nascondo, perché stiamo parlando di 27 capi di Stato e di governo e ci sono delle differenze tra sensibilità", ha detto Conte ai giornalisti. "Ma sicuramente con la Francia condividiamo la necessità di afferrare la dimensione politica della discussione di domani. Non la possiamo limitare a una partita su chi riceve di più e chi riceve di meno: dobbiamo affermare bene il senso di una risposta europea forte, condivisa, tempestiva. Non dobbiamo perdere di vista il fatto che l'obiettivo sia una ripresa economica e sociale per tutti gli Stati membri, soprattutto quelli più colpiti e meno resilienti", ha poi aggiunto.

Conte ha  ammesso che una chiusura dell'accordo entro il fine settimana potrebbe essere complicato. "Dipenderà tutto dall'approccio", ha affermato: "Se sarà costruttivo chiuderemo senz'altro. Ma se qualcuno dovesse perdere di vista questa dimensione politica e immiserire la questione come se fosse solo una partita contabile, allora sicuramente avremo bisogno ancora di lavorare".

Per il presidente del Consiglio la posta in gioco è l'Europa: "Non è solo una ripresa per l'Italia o per la Francia, ma per l'Europa. La posta in gioco è la leadership europea nel mondo globale. Se noi pensiamo che stiamo a discutere di qualche miliardo in più o in meno, chiaramente perderemo la sfida della competizione con la Cina o con gli Stati Uniti". Infine, Conte ha affermato di sperare in un contributo da parte di tutto, Olanda compresa. "Non mi voglio porre il problema di chi metterà ostacoli, voglio arrivare con un approccio positivo", ha concluso.

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